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1/6 Ottobre a Cagliari l’edizione 2024 del Festival Tuttestorie di letteratura per ragazzi

Settantadue ospiti, dagli Stati Uniti alla Svezia, dalla Spagna, dall’Olanda, dalla Francia, dal nord al sud Italia: autrici, autori, illustratrici e illustratori, atelieriste/i ed esperte/i di letteratura per l’infanzia con cui indagare il tema della Fine. Il 19° Festival Tuttestorie di Letteratura per Ragazzi si intitolerà “E ADESSO? Racconti, visioni e libri sulle cose che finiscono”: sarà dall’1 al 6 ottobre a Cagliari, per le famiglie e le classi di tutta l’isola, e nelle scuole e biblioteche di Gonnesa, Iglesias, Quartu Sant’Elena, Sanluri, Selargius, Monastir, Villanovaforru, Carbonia (per il Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis), Isili (per il Sistema Bibliotecario Sarcidano-Barbagia di Seulo) e Assemini, Decimomannu, Elmas, Villasor, Decimoputzu, Siliqua, Vallermosa, Villaspeciosa (per il Sistema Bibliotecario Bibliomedia).

Un intenso programma di incontri, laboratori, narrazioni, performance, progetti partecipati, attività di formazione per insegnanti, ideati e organizzati dalla Libreria per Ragazzi Tuttestorie, con la direzione artistica di Manuela Fiori e la consulenza di idee e testi di Bruno Tognolini, abiterà anche quest’anno il Centro Culturale EXMA di Cagliari, con incursioni nelle scuole e in vari altri spazi cittadini e non solo (Biblioteca Ragazzi della Città Metropolitana, Libreria Tuttestorie, Micibo Cat Caffè, Cultina, Sa Manifattura, Casa Circondariale di Uta, Ospedali Microcitemico e Brotzu e Museo Nivola a Orani).

Le iscrizioni ai laboratori aperti al pubblico partiranno on line il 23 settembre, mentre il programma completo può essere consultato sul sito www.tuttestorie.it.

Il festival esplorerà la Fine. Anzi, le Fini, e i loro nuovi Inizi: tante, gioiose o tristi, dannose o feconde, importanti. Lo faremo sulle note della colonna sonora originale di Bruno Tognolini e Antonello Murgia, che quest’anno raddoppia con l’Inno Giostrine di inizio e di fine e Il Canto del sole infinito.

I NUMERI DEL FESTIVAL

INAUGURAZIONE e PROGRAMMA

Si parte il 2 ottobre alle 18:30 all’Exma con In ogni fine un nuovo inizio. Maratona per un disegno infinito del mondo, opera collettiva destinata a crescere giorno dopo giorno, grazie alla partecipazione attiva delle scolaresche e di tutto il pubblico del festival. Su una cornice narrativa di Bruno Tognolini, che intreccia Piumini e Borges, una grande sala tutta bianca diventerà un mondo immaginario in cui ogni disegno inizia dove l’altro finisce. Un collettivo di illustratori e illustratrici ospiti e amici del festival darà il via lasciando le prime tracce di questo universo visivo. Con finale, naturalmente a sorpresa.

In arrivo dagli Stati Uniti il vincitore del Premio Strega Ragazzi 2023, Dan Gemeinhart. Inaugura a Cagliari il suo tour italiano, intervistato dalla bibliotecaria Nicoletta Gramantieri, complice l’uscita del romanzo Coyote Sunrise e il posto perfetto (Giralangolo), ancora un’avventura on the road che si confronta con il tema della perdita. André Bouchard, autore e illustratore francese, ci stupisce con i suoi finali ironici che smascherano le ipocrisie e stupidità del mondo adulto. Sarà intervistato da Carla Ghisalberti e incontrerà bambine e bambini grazie al supporto della Fondazione Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea e delle edizioni Logos. Ed è ancora uno sguardo dalla parte dei più piccoli, quello dell’illustratrice e autrice svedese Emma AdBåge, al festival con Emanuele Ortu, in collaborazione con le edizioni Camelozampa e il progetto Reading Diversity Co-finanziato dal programma Creative Europe dell’Unione Europea, di cui Tuttestorie è partner. Edward Van De Vendel ci racconta nuovi inizi in un paese diverso da quello di nascita. Il suo libro, Misha (Sinnos), Premio Andersen 2024 e finalista allo Strega, nasce dall’incontro con Anoush Elman, immigrato in Olanda dall’Afghanistan. Incontrerà il maestro Andrea Serra in una chiacchierata organizzata in collaborazione con Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi e Sinnos. Ed è una storia di immigrazione, accoglienza e rinascita anche quella narrata da Michele D’Ignazio in Fate i tuoni (Rizzoli).

Ellen Duthie, autrice di Così è la morte, ci conduce, assieme a Lina Vergara Huilcaman (con il sostegno di Acción Cultural Española e delle Edizioni Logos) in un territorio che affascina e spaventa: in 38 domande (di bambine e bambini) e risposte delle autrici, invita a una sana riflessione sulla morte. Tema che torna nei libri di altri autori e autrici ospiti: nelle Cronache dell’Ade (Salani) di Mattia Corrente, che ci fa viaggiare in un aldilà psichedelico; in Spiriti dello tsunami (Pelledoca), dove Daniele Nicastro, il protagonista fa i conti con la morte del fratello; in Piccolo sonno (LupoGuido) di Alessandro Riccioni, unastoria d’amore al confine tra sogno e realtà; in Caccia al tesoro con fantasma  (Coccole Books), avventura di Sara Marconi.

Sarà dedicato agli adulti Il Baratto testamentario poetico ideato da Andrea Serra: chi si siederà al tavolo detterà il proprio Testamento (sono privilegiati aspetti etici, educativi, morali) e riceverà in cambio una poesia scelta da un autore o autrice che si fa Notaio Testamentario Poetico (NTP).

Uno spazio importante è dedicato alla poesia, a partire dall’Ufficio Poetico del Festival, curato dal Emanuele Scotto e Matilde Marras, per dare voce ai pensieri di bambine e bambini sul tema della fine, coinvolgendo insegnanti e classi da tutta l’Italia.

Canti dell’Inizio. Canti della Fine, di Bruno Tognolini e Silvia Vecchini, debutterà all’Exma, luogo che ha visto nascere l’idea del libro nella passata edizione di Tuttestorie, festeggiando i 20 anni della casa editrice Topipittori. Due poeti hanno giocato a dire in versi gli Inizi e le Fini di venti cose: sono nate quaranta poesie. Come nei giochi, scambiandosi di posto (“inizio io e fine tu, fine io e inizio tu”). A dire tutto questo per immagini, ci saranno le illustrazioni di Giulia Orecchia, ospite del festival con diversi laboratori e una mostra delle sue tavole.  Sarà la poeta Giusi Quarenghi, a salutare il pubblico domenicale con Scendo. Buon proseguimento, discorso sul congedo a partire dall’ultimo verso della poesia Congedo di un viaggiatore cerimonioso di Giorgio Caproni. Ancora rime e fotografia nelleforme infinite di Cerca Cerchi (Lapis) di Chiara Carminati e Massimiliano Tappari enella passeggiata poetica giocosa di Carlo Marconi che porterà a spasso le sue Poesie del camminare in collaborazione con l’Associazione Punti di Vista.

Passaggi di vita nei Terremoti, la nuova collana Orecchio Acerbo, presentata al festival da Mara Cerri, che illustra due storie di piccole grandi meramorfosi scritte da Nadia Terranova e Alice Rohrwacher. E piccoli “terremoti” sono anche quelli narrati da Cristina Brambilla ne I ragazzi della fossa (Pelledoca), quando la morte di un nonno apre scenari inaspettati, e da Flavio Soriga in Signor salsiccia (Bompiani), quando in casa arriva un riccio scombussolato da un clima impazzito. Susanna Mattiangeli arriva in veste di traduttrice delle storie familiari di Beverly Cleary pubblicate da Il Barbagianni, al festival anche con l’illustratore Tassi e La traccia, un albo che con leggerezza e profondità dice del bisogno di andare per il mondo e fare ritorno a casa.

Spazio al fumetto con La mia strana amica di Alice Coppini e Terry Time e la leggenda del drago d’argento di Gud, entrambi pubblicati da Tunué. Manlio Castagna, autore e critico cinematografico, ci porta invece dentro il grande schermo nell’avventura Dedalo e Dharma (Mondadori) e in un incontro pubblico racconterà i “the end” delle storie cinematografiche più appassionanti, in uno slalom fra le pellicole.

Bruno Zocca esploracon Sergio Olivotti le possibili molteplici identità. E l’ironia surreale di Olivotti ci accompagna in un viaggio sonoro con Il genio della musica e in una spassosa gincana fra generi letterari con Ma che storia è questa? (Clichy)Anche Marianna Balducci gioca con le narrazioni: inUna storia troppo corta (Giralangolo) sono proprio le storie ad allontanare i finali, mentre ne La principessa nasona si lanciano i dadi per deciderli. E sempre i finali saranno al centro del laboratorio Ma poi come va a finire?, un faccia a faccia letterario che in tre sessioni coinvolgerà dodici autrici e autori a confronto con ragazzi e ragazze, editor per un giorno, su storie ancora inedite.

Tra intreccio e fabula Lucia Giustini è autrice del thriller Cinque giorni (Pelledoca) in cui l’inizio della storia è la sua fine e viceversa, mentre sarà l’illustratrice Evelise Obinu a raccontare il giallo per i più piccoli La scomparsa di maresciallo (Albero delle Matite).

La carrellata di possibili declinazioni del tema prosegue: la fine di oggetti a cui restituire nuova vita, è quel che ci insegnano Roberta Barzaghi ed Emanuele Breveglieri in Osserva, smonta, ricicla. Ovvero l’arte dello smonting (Topipittori) e l’artista Simone Perra; la fine geografica di Un mondo di isole di Serenella Quarello (Editoriale Scienza) e del laboratorio di Elena Iodice E non finisce mica il cielo; la fine della scuola dei Compiti per le vacanze (Storiedichi edizioni) di Eva Rasano, la fine dell’umanità de La porta delle Apocalissi (Mondadori) di Fabrizio Altieri, la fine del giorno ne La notte (Camelozampa), silent book illustrato da Veronica Truttero, al festival anche con I racconti di Ombraverde (Terre di Mezzo),magico luogo ai margini della città. Si può anche desiderare che finisca, ovvero sparisca, la sorellina minore che fagocita tutte le attenzioni: è Nicoletta Gramantieri a immaginarlo in Le fate non esistono, che segna il debutto al festival della nuova collana dei Miniromanzi de Il Castoro assieme a 54 secondi di ritardo,di Chiara Carminati.

La parola fine ci rimanda anche alle rivoluzioni, ai mutamenti di un sistema di regole. La protagonista del romanzo di Maddalena Vaglio Tanet capirà che un altro mondo è possibile in Rim e le parole liberate (Rizzoli)mentre Nella grande e fitta giungla,di Arianna Tamburini (Fatatrac) sarà invece un temporale a rimescolare le relazioni fra gli animali.

Che la vita nasce se qualcosa fa Crac ce lo raccontano Matteo Pompili e Lorenzo Monaco nel libro di Camelozampa illustrato da Luogo Comune: fini e nuovi inizi dettano il ritmo del mondo che avanza. I due fondatori di Tecnoscienza ci portano dentro Una cascata di elementi, un laboratorio dove scoprire cosa accade quando muoiono le stelle. È invece un “alfabeto astronomico” quello progettato dai ragazzi del Progetto Sc.Art con la complicità di Silvia Casu e Nadia Paddeu.

Uno spazio Nati per Leggere sarà dedicato alle famiglie di bambine e bambini da 1 a 5 anni. E ancora per bambine e bambini di ogni età: azioni ludiche disturbanti e improvvise con Carlo Carzan,

Esseesseeffe – Stazione senza fine, raccolta di gesti e suoni di e con Donatella Martina Cabras ed Emanuele Scotto, laboratori sulle sonorità vocali con Monica Serra, sotto il segno di Bruno Munaricon Annalisa Masala, di danze con Francesca Amat, di joga con Urban Asana, di movimento con Matilde Marras, Valentina Puddu e il Teatro Botanico, di illustrazione con i racconti cosmogonici di Carol Rollo.

Saranno produzioni originali del festival, i finali di serata all’Exma. E il 4 ottobre, tutti in pigiama per Buona notte a te, buona notte a me e buona notte a chi non c’è, azione collettiva per prepararsi alla nanna a cura di Roberta Balestrucci e Catia Castagna, con un collettivo di narratrici e narratori.

Fra le partnership, alcune conferme e nuove collaborazioni.

Per il terzo anno consecutivo Tuttestorie farà tappa il 23 settembre alla Casa Circondariale Ettore Scalas di Uta: bambine e bambini con i loro genitori per un pomeriggio di storie e laboratori con l’Ufficio Poetico del Festival assieme a Catia Castagna, Simone Perra, Roberta Balestrucci ed un gruppo di lettrici volontarie. L’incontro fa parte del ciclo di attività di sostegno alla genitorialità curata dalla sezione educativa del carcere diretto da Marco Porcu.

Grazie al MaEstro della scuola in ospedale Andrea Serra, le bambine e i bambini ricoverati nei reparti di pediatria del Brotzu e di Neuropsichiatria del Microcitemico incontreranno il fumettista Gud e l’atelierista Elena Iodice.

Sotto il segno della poetica di due grandi artisti sardi, le neonate collaborazioni con il Museo Nivola e la Fondazione Sciola. La sezione educativa del museo di Orani proporrà La storia infinita, un omaggio al sodalizio artistico fra Nivola e Salvatore Fancello, mentre Tuttestorie sarà nel paese barbaricino con un workshop di Elena Iodice dedicato al gioco dell’arte fra Nivola e il grande architetto Le Corbusier. Ed è ispirato all’opera di Pinuccio Sciola Semi il laboratorio di costruzione di bombe di semi che Maria Sciola e Paolo Mandelli proporranno all’Exma.

Le attività performative vedono rinnovarsi il lavoro comune con alcuni festival amici, con due produzioni liberamente ispirate ai versi di Bruno Tognolini. Làqua, produzione Teatro Koreja e Premio Eolo come Miglior Spettacolo 2024, sarà in partnership con Trattini. Rassegna per l’infanzia a cura di Sardegna Teatro, mentre Nel bosco del futuro, fiaba musicale coreografica di Claudio Prati e Ariella Vidach è nel programma della 30esima edizione di Autunno Danza, rassegna a cura di Fuorimargine. Il Teatro Tages accoglierà uno spettatore per volta in E qualcosa rimane, di e con Rita Xaxa.

Ed è una nuova collaborazione anche quella con il Festival Bardunfula, che ci condurrà nella sua camera delle meraviglie.

Fra le attività rivolte agli adulti, oltre agli incontri con autori e illustratrici, ricordiamo le formazioni e gli workshop con Carla Ghisalberti, Arianna Tamburini, Marianna Balducci, Fabrizio Bertolino ed Emanuele Ortu.

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