A Genoni l’11 dicembre alle 18.00 l’ultima proiezione in programma di “Abbàida!” 2022 con la proiezione del film “Padre padrone” (1977), scritto e diretto da Paolo e Vittorio Taviani, tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Gavino Ledda. Tra le opere più rappresentative del cinema italiano degli anni settanta, porta una storia, ambientata negli anni quaranta in Sardegna, dal forte impatto crudo e realistico che parla del difficile rapporto tra padre e figlio, di duro lavoro e infanzie spezzate.
A sei anni, dopo pochi giorni di scuola, Gavino viene tolto dalla classe: suo padre vuole farne il pastore delle sue pecore. A vent’anni, Gavino è analfabeta e parla solo sardo. Dopo il servizio militare inizia per lui il drammatico riscatto dalla tirannia paterna che coincide con l’acquisizione di una cultura, fino alla laurea in glottologia e alla cattedra universitaria.
Il film “Padre padrone” dei fratelli Taviani è stato anche spunto di analisi e di lavoro del laboratorio di cinema “Un paese ci vuole?”, guidata dai registi Andrea Grasselli e Damiano Giacomelli, attività parallela del festival che, partita a Genoni il 5 dicembre, si concluderà domenica 11.
Ospiti di questa edizione di Abbàida! quattro opere cinematografiche dedicate al cinema del reale. Quattro storie che raccontano angoli di mondi diversi, inediti e inesplorati, attraverso diverse gradazioni e nuovi punti di vista: “Selfie” di Agostino Ferrente, “Noci sonanti” di Damiano Giacomelli e Lorenzo Raponi, “Zenerù”, di Andrea Grasselli e “Padre padrone” (1977), scritto e diretto da Paolo e Vittorio Taviani.
Il festival “Abbàida!” è organizzato dall’associazione Nuovo Aguaplano, sotto la direzione artistica di Sergio Scavio, in collaborazione con il Comune di Genoni, Fondazione Sardegna Film Commission, Sardegna 2030, Regione Autonoma della Sardegna e Ragazze Terribili.