

Arte, creatività, impegno sociale e volontà di condivisione gioiosa come antidoto consapevole a un mondo sempre più chiuso e angosciato. Sono i valori che ispirano ancora una volta il Premio internazionale per le arti performative “S’Empatia”, giunto alla terza edizione, ideato, curato e organizzato dall’associazione culturale S’ALA. Il premio, nato per trasmettere alle nuove generazioni l’eredità culturale e umana dell’imprenditore sassarese Carlo Solinas, appassionato promotore delle arti e generoso mecenate, sarà assegnato sabato 12 aprile (h. 20:00) durante una serata-aperitivo aperta a tutti e a tutte nella sede di S’Ala – Spazio per Artist*, in via Asproni, 17, a una singola persona o a un progetto che abbiano dimostrato di saper coniugare doti artistiche e qualità umane, in particolare l’empatia che dà il titolo al premio.
Come gli anni scorsi, anche la terza edizione prevede un originale dresscode, da interpretare liberamente in base all’estro personale. La parola chiave questa volta è “favoloseh”. Un ammiccante omaggio alla fantasia e alla creatività del Sardegna Pride, nel cui programma si inserisce “S’Empatia” 2025, che condivide col Pride i valori di amicizia, empatia, comunità, libertà di espressione. Ed è proprio la difesa di questi valori condivisi a ispirare la terza edizione del premio.
«Nelle ultime settimane l’amministrazione Trump ha calcato la mano, mettendo sotto attacco i diritti civili negli Stati Uniti e agendo nello specifico sulla rimozione di comunicazioni legate ai diritti fondamentali, all’immigrazione e all’ambiente» spiega Margherita Elliot, co-direttrice artistica di S’ALA. «La censura legata alle questioni di genere è particolarmente feroce. Ma non succede solo in America. Per restare in Italia, basta pensare alla circolare del Ministero dell’Istruzione e del Merito che intimidisce le scuole italiane sull’utilizzo della schwa e dell’asterisco, negando di fatto il diritto a un linguaggio inclusivo. In questa edizione di “S’Empatia” vogliamo partire da qui: riprendiamoci il diritto alle parole e a un pensiero inclusivo, non discriminante».
La serata della premiazione (il vincitore/vincitrice riceverà un assegno da 1.500 euro, con cui potrà realizzare un nuovo progetto artistico o completarne uno già in corso) non è l’unico evento della terza edizione del premio organizzato da S’Ala. In programma ci sono anche tre giornate in compagnia di Aris Papadopoulos e Martha Pasakopoulou, un brillante duo internazionale di danzatrici, performer e coreografe greche con base ad Atene, che – in sintonia con i valori promossi dal premio – esplorano i temi dell’amicizia e della relazione, attraverso la fusione di danza, performance, testo e idee concettuali.
Martedì 8 e mercoledì 9 aprile Papadopoulos e Pasakopoulou conducono un laboratorio creativo di danza contemporanea (Spazio S’Ala, h. 18:00-20.00), che avrà come esito finale una restituzione aperta al pubblico (il 9 aprile, dalle h. 20:00). Giovedì 10 portano, invece, sempre a S’Ala (h.20:30), lo spettacolo “ALL THAT MATTER”, in cui, attingendo ai ricordi e alle esperienze della loro relazione umana e artistica, mettono in scena la propria personale interpretazione del concetto di amicizia.
Info e prenotazioni: 349 0822367 / davide@igorxmoreno.com
