Venticinque aprile, giorno di festa nazionale in cui si celebra l’anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo per ricordare quel momento storico in cui le truppe alleate anglo-americane, con il contributo della Resistenza partigiana riuscirono ad allontanare dal nostro Paese le forze di occupazione naziste e a rovesciare il governo fascista della Repubblica Sociale italiana, mettendo fine a venti anni di dittatura e cinque di guerra. E’ una data fondamentale nella storia della Repubblica italiana e ha un doppio significato simbolico: la vittoria militare degli alleati nella seconda guerra mondiale e la vittoria della Resistenza militare e politica dei partigiani nella guerra civile contro il fascismo.
Inizialmente, a proporre che il 25 aprile divenisse una festa nazionale, fu il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, anche a istituirla fu l’allora luogotenente del Regno d’Italia, il principe Umberto II, che il 22 aprile 1946 emanò un decreto legislativo in cui si leggeva: “A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale”. Il 25 aprile divenne festa della Repubblica il 27 maggio 1949, con la legge 260. Da allora ogni anno, in tutte le città italiane – specialmente in quelle decorate al valor militare per la Resistenza – si tengono eventi e manifestazioni pubbliche per commemorare la ricorrenza, tra i quali spicca il solenne omaggio del presidente della Repubblica Italiana e delle massime cariche dello Stato al sacello del Milite Ignoto.