

Tra le novità della 35^ edizione della Sagra del carciofo di Samassi quest’anno, l’amministrazione comunale ha deciso – sempre con l’obiettivo di promuovere e valorizzare il prodotto – di realizzare anche un docufilm.
Il lavoro in pellicola sarà presentato venerdì 21 marzo ore 18,30, alla presenza dei protagonisti nell’Aula Consiliare di Samassi in via Grazia Deledda numero 5.
Il cortometraggio, della durata di 15 minuti circa, racconta la storia di una varietà specifica: il carciofo violetto. La varietà è coltivata dagli anni ’60 ed è ormai endemica sul territorio di Samassi, e ha acquisito caratteristiche di adattamento al territorio. La sua coltivazione ha un valore commerciale importante grazie all’attitudine alla trasformazione e rappresenta una fetta di rilievo della carcioficoltura della comunità samassese e del Medio Campidano. Per questi e altri motivi si è deciso di valorizzare ulteriormente questa varietà di carciofo e di non disperdere il grande patrimonio umano a disposizione. È nata da qui l’idea di affidare al giovane e brillante regista Andrea Mura la realizzazione di un docufilm sul carciofo Violetto di Samassi.
Il video descrive al meglio le diverse fasi di coltivazione: dalla raccolta e trapianto degli ovuli nel periodo estivo, ai rimorchi colmi di carciofi, durante il periodo invernale, che arrivavano un tempo nella propria casa, oggi nei capannoni delle cooperative ortofrutticole.
Nello stesso, inoltre, si mettono in risalto gli step successivi alla raccolta: l’avvio delle operazioni di confezionamento, sistemandoli nei primi anni ’80 e ’90 nelle casse in legno. Casse che, una volta riempite, venivano sigillate con un coperchio fissato col fil di ferro, segno della preziosità del prodotto. Oggi quelle tecniche sono cambiate con l’avvento degli imballaggi in plastica, lasciando uno spazio limitato al legno.
Discorso analogo riguarda la spedizione dei carciofi tramite vagoni ferroviari che sostavano in un’area dedicata alla stazione di Samassi-Serrenti: le casse venivano inserire a mano, una alla volta, creando un incastro perfetto. Terminate le operazioni di carico i vagoni merci effettuavano la tratta ferroviaria Samassi – Golfo Aranci, dove sarebbero state poi imbarcate nella nave diretta a Civitavecchia, per proseguire il viaggio in direzione Mercato ortofrutticolo generale di Roma.
Oggi tutto questo è solo un ricordo del passato, ma che ha fatto la storia di un prodotto e di una comunità e che ha fatto conoscere e apprezzare il Violetto prodotto a Samassi nei mercati ortofrutticoli di tutta Italia.
Attualmente il trasporto del carciofo Violetto di Samassi avviene su gomma, grazie ai camion refrigerati, e raggiunge in tempi più celeri i principali mercati del Nord e Centro Italia.
Nel docufilm realizzato in collaborazione con l’Associazione Città della Terra Cruda e patrocinato dalla Regione Autonoma della Sardegna, sono stati coinvolti diversi soggetti istituzionali quali l’Agenzia Laore, l’Agenzia Agris, la Società Umanitaria – Cineteca Sarda e la costituenda Comunità di tutela e del cibo della Sardegna sud occidentale denominata “INCOMUNIS”, oltre naturalmente alla Cooperativa La Collettiva di Samassi e diverse aziende agricole locali che tuttora portano avanti la coltivazione.
La giornata di venerdì, dalle 10 alle 13, sarà caratterizzata anche dalla visita degli alunni della Scuola primaria a Casa Pau e Casa Zara. Alle 17,30, spazio alla a tavola rotonda “La filiera del carciofo: la sfida dei nuovi mercati”. Educazione tour, marchi di qualità, innovazione” curato dal Comune di Samassi e dall’Agenzia LAORE, presso l’Aula Consiliare in Via Grazia Deledda, 5.
