Anche quello della 368^ Festa di Sant’Efisio sarà un appuntamento che cattura l’animo e l’identità della Sardegna, richiamando devoti e turisti da ogni angolo dell’Isola e oltre. La celebrazione, che si svolgerà dal 25 aprile al 4 maggio, si preannuncia come “un’immersione nei tesori culturali, musicali ed etnografici che contraddistinguono la Sardegna”.
A dirlo Edoardo Tocco, presidente del Consiglio comunale, che stamani incontrando i giornalisti ha malcelato il proprio rammarico per non essere più in carica durante le ormai prossime celebrazioni, in attesa delle elezioni amministrative, verosimilmente previste per il mese di giugno 2024. Tuttavia, “come sempre accoglierò il Santo con i dovuti onori”.
Come sempre il momento clou della Festa avverrà l’1 maggio con la solenne processione. “Sarà un tripudio di suoni, colori e tradizioni”, hanno detto il presidente Tocco e l’Alter Nos. “Per me è un onore enorme rappresentare la municipalità durante quest’occasione di fede, ma anche festa e gioia”, ha aggiunto visibilmente emozionato Giovanni Ena, ringraziando il sindaco Truzzu per averlo “scelto” e i colleghi del Comune per il “sostegno” che riceve ogni giorno.
Quest’anno ben 85 associazioni culturali e folkloriche sfileranno lungo le strade di Cagliari, rappresentando il patrimonio musicale e etnografico della regione. Con un totale di 2.500 devoti a piedi, vestiti con gli abiti tradizionali, la processione avrà come colonna sonora i canti dei rosari e i gòcius in onore di Sant’Efisio, eseguiti principalmente in lingua sarda. L’atmosfera sarà ulteriormente arricchita dalla presenza di 5 gruppi di suonatori di strumenti tradizionali come le launeddas e i sulitus, che coinvolgeranno il pubblico con le loro melodie suggestive.
Ma non sarà solo la musica a caratterizzare la processione dell’1 maggio. Tradizioni equestri faranno parte integrante del corteo con 270 cavalli che porteranno cavalieri e amazzoni campidanesi, plotoni di miliziani e rappresentanti dell’Esercito. E poi, le tracas, i grandi carri trainati da buoi, che ricordano il pellegrinaggio dei devoti dalle regioni del Campidano e del Sulcis sino al luogo del martirio di Sant’Efisio, ha spiegato Ottavio Nieddu, a cui il Comune di Cagliari ha rinnovato l’incarico di direzione artistica della manifestazione. “Il premio Toson d’oro 2024 sarà assegnato a Francarosa Contu”, responsabile del settore musei ISRE e alfiere della tutela delle tradizioni identitarie della Sardegna.
La Festa raggiungerà il suo culmine il 4 maggio con la fiaccolata per Sant’Efisio lungo il viale La Plaia e per le vie della città. Ancora una volta, i devoti vestiti in abiti tradizionali accompagneranno il Santo nel suo ritorno a Cagliari, mentre i cavalieri e i miliziani a cavallo renderanno omaggio alla tradizione equestre che caratterizza la celebrazione.
Oltre alle due processioni, la Festa offrirà una variegata serie di eventi culturali e artistici che approfondiranno la ricca tradizione della Sardegna a partire dal 25 sino al 30 aprile. Dalla rassegna “Domus et Carcer Sancta Restituta pro Efis Martiri Gloriosu” e voci corali nella Cripta di Santa Restituta, alle video-installazioni, performance artistiche contemporanee alla MEM e lezioni aperta sulla musica tradizionale a cura del corso di Etnomusicologia della Sardegna, presso la sala SEARCH nel sottopiano del Palazzo Civico di via Roma.
Con un programma (Calendario eventi) così ricco e coinvolgente, la 368^ Festa di Sant’Efisio si conferma un’esperienza unica, capace di trasportare i partecipanti in un viaggio attraverso la storia, la cultura e le tradizioni della Sardegna. Insomma un’occasione da non perdere per immergersi nell’autenticità e nel fascino di questa affascinante Festa popolare, “sempre meno sfilata, sempre più processione”, ha scandito Andrea Loi, presidente dell’Arciconfraternita del Gonfalone.
Alla conferenza stampa di questa mattina di giovedì 11 aprile 2024 anche Walter Cabasino, sindaco di Pula, Marina Madeddu, sindaca di Villa San Pietro, Rebecca Scano, assessora alla Cultura del Comune di Sarroch, e Beniamino Garau, sindaco di Capoterra. “Siamo pronti ad accogliere il Santo e accompagnarlo assieme ai devoti lungo il suo pellegrinaggio”, ha ribadito rilevando l’importanza religiosa, culturale e turistica per il territorio.
Frutto di valutazioni di carattere tecnico-economico, “questo 2024 lungo il percorso per le vie di Cagliari non sarà presente alcuna tribuna”, ha annunciato il dirigente del Servizio Turismo, Alessandro Cossa.
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