
Cagliari. È del maestro di Assemini, Marco Frau, scomparso il 15 ottobre del 2019, lo scheletro scoperto all’interno di un canale per le acque di scolo lo scorso 31 marzo a Uta. La conferma è arrivata dagli specialisti dei carabinieri del Ris di Cagliari che hanno prelevato un campione di Dna eseguendo poi analisi biomolecolari comparative con un altro campione recuperato dallo spazzolino da denti dello scomparso. I militari del Ris hanno recuperato il Dna dalle unghie dello scheletro, che hanno una composizione tale da resistere alle intemperie e agli effetti della decomposizione, consentendo la comparazione.
Le cause della morte non sono state accertate con precisione, ma sui resti non sarebbero evidenti segni riconducibili a una morte violenta. L’ipotesi più probabile al momento è quella del gesto volontario.
Si chiude così un ‘giallo’ durato quasi un anno e mezzo. Il maestro, che si era trasferito da poco tempo a Villasimius, si era allontanato da casa il 15 ottobre del 2019. La sera del 16 aveva sentito al telefono un’amica, successivamente si erano perse le sue tracce. Le forze dell’ordine avevano avviato le ricerche e la famiglia si era anche rivolta alla trasmissione Chi l’ha visto? su Rai 3. Il 31 marzo scorso un passante aveva notato quei resti nel canale di scolo, facendo intervenire i carabinieri.
