Gesturi protagonista della ‘Giornata della donazione del sangue’

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Si è svolta oggi 6 maggio a Gesturi, piccolo centro della Marmilla, la ‘Giornata della Donazione del Sangue’. L’evento reso possibile con la collaborazione tra il Comune di Gesturi, l’AVIS di Barumini, l’AVIS Provinciale e la Onlus ‘Thalassa Azione APS’, ha riscosso grande seguito nella popolazione che non si è tirata indietro di fronte a questa ‘chiamata a raccolta’ dall’alto impegno civile.

Davvero tante, visto anche il numero davvero limitato di abitanti del piccolo paese, sono state le persone che si sono impegnate con entusiasmo, nel nobile gesto della donazione. L’anima dell’organizzazione è stata la dottoressa Stefania Cuccu, che nei mille impegni divisi tra insegnamento e scrittura, dopo aver curato un’altra recente giornata della donazione a Cagliari insieme alla Società Cagliari Atletica Leggera, ha trovato anche il tempo di profondere energie nella odierna impresa.

Lei stessa spiega il suo impegno anche a Gesturi, sul tema delle donazioni del sangue: “E’ stato un incontro casuale con la responsabile della Onlus Thalassa Azione. In quella circostanza, Antonina mi ha parlato della carenza di sangue nell’isola e della difficoltà nel raccogliere le donazioni. Quelle parole sono state come una freccia sul cuore; impossibile restare indifferente”.

L’impegno dell’organizzatrice è stato frontale e fattivo, non limitato ad indirizzare le persone direttamente nelle sedi preposte per la donazione, quanto piuttosto di coinvolgerle in una giornata ad hoc proprio all’interno del paese: “Credo sia giusto – sottolinea Stefania Cuccu – che ogni paese si organizzi al proprio interno per consentire alle persone di donare il sangue in serenità. Soprattutto in un periodo difficile come questo, dove la limitazione agli spostamenti, la paura di presentarsi presso strutture ospedaliere, limita enormemente la raccolta. Portare l’autoemoteca in paese ha consentito di avvicinare all’iniziativa anche quelle persone che non avevano mai pensato di donare, o comunque rinviavano sempre in attesa della ‘giornata ideale’ o avrebbero dovuto chiedere passaggio a qualcuno in assenza di auto”.

“Ma soprattutto – prosegue l’organizzatrice – il mio desiderio era ed è, che questa giornata non resti confinata ad un evento unico ed isolato, ma che anche altri comuni come il nostro, possano avviare d’ora in avanti, una collaborazione stretta con l’Avis garantendo così una sistematicità nella raccolta”.

Alla domanda dl come possa organizzarsi una giornata della donazione, la dottoressa Cuccu risponde: “Occorre rivolgersi alla sede Avis più vicina al proprio paese che offrirà il supporto necessario alla organizzazione dell’evento. Nel nostro caso l’Avis di Barumini, nella persona di Ernesto Zedda, si è occupata di verificare la disponibilità e prenotare l’autoemoteca, di fare richiesta al Sindaco e ai Carabinieri affinché potesse stazionare all’interno del comune. Superate le pratiche formali, si è dato avvio alla pubblicizzazione dell’evento per raccogliere le adesioni; affinché l’iniziativa venisse confermata, è stato necessario raccogliere un minimo di 20 adesioni e tenere una riserva di dieci persone disponibili perché, in sede di colloquio col medico, alcuni donatori spesso non risultano idonei”.

Certo, la generosità d’animo non è sufficiente, perchè a volte anche chi vorrebbe donare, può non avere le specifiche idoneità richieste: “Le caratteristiche principali – precisa Stefania Cuccu – per poter donare sono definite rigidamente dai protocolli Avis; intanto si deve avere un età ricompresa tra i 18 e i 65 anni; poi bisogna pesare oltre i 50 kg ed essere in possesso di altre caratteristiche e parametri che (per questioni di privacy) devono essere valutati di volta in volta dal medico, durante il colloquio col donatore”.

È sufficiente dunque rispondere soltanto a questi requisiti?: “No – precisa ancora l’intervistata – nella realtà le persone, al momento di prenotarsi per la donazione, hanno anche fatto presente, alcune problematiche che, grazie alla collaborazione con la dott.ssa Atzeni del Centro Trasfusionale di San Gavino, hanno consentito di fare una prima selezione. Ad esempio c’era il dubbio se i fabici od i portatori sani di anemia potessero donare, se i fumatori o chi fa uso di pastiglie per regolare la pressione potessero donare. Insomma, è’ stato un percorso di conoscenza che ha avuto anche il suo lato positivo che è stato quello di offrire un contatto umano a chi si apprestava a donare per la prima volta, a chi aveva paura di donare, a chi credeva di non poter fare una donazione”.

La mattinata delle donazioni è stata gestita con impegno e precisione; il chè, ha consentito di superare indenni le difficoltà legate alle restrizioni anti–Covid: ciascun donatore è stato inserito in calendario con un orario ben definito per evitare sovrapposizioni ed assembramenti. Grazie alla collaborazione di tutti i partecipanti, si è raggiunto il numero di ben 20 donazioni.

Che dire, del esito della giornata: “Siamo soddisfatti di questo primo risultato – dichiara l’organizzatrice – e sicuramente ripeteremo l’esperienza, con la speranza che anche altri comuni si facciano promotori di iniziative simili. Per ora abbiamo avuto la disponibilità del Comune di Genoni e siamo felicissimi di passare il testimone.

L’aspetto più bello di questa esperienza è stato decisamente ‘il contatto umano’, che poi è quello che conta di più. Ho avuto modo di toccare con mano la generosità delle persone alcune delle quali, pur di donare, sono state disposte a sospendere, per una settimana, i farmaci che prendevano con regolarità.

“C’è una cosa che davvero non dimenticherò di questa giornata – conclude Stefania Cuccu – sono le parole di un donatore che mi ha chiamato per dirmi, Io non ho mai donato, ma sento che è arrivato il momento di fare del bene agli altri … e questo è quanto basta, affinché questo processo abbia inizio a Gesturi come altrove. Le persone sono disposte e hanno desiderio di fare del bene; sta a noi creare l’occasione affinché questo desiderio si possa realizzare”.

Alberto Porcu Zanda

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