Domani ad Alghero, al festival Mediterranea il fascino dell’archeologia sarda che sogna l’Unesco

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L’archeologia sarda nella sua dimensione immaginifica e di vasto respiro declinata attraverso le suggestioni della narrativa, della saggistica e della musica. Venerdì 16 luglio il festival “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi” entra nel vivo accogliendo la presentazione di un’opera dedicata alle domus de janas, un inestimabile patrimonio culturale della Sardegna, per poi dare spazio a un importante confronto tra l’isola e le antiche civiltà del mediterraneo e quindi ospitare il concerto “Migrants” di Gavino Murgia e Marcello Peghin.

A introdurre queste affascinanti tematiche negli spazi dell’Ex mercato civico di Alghero, alle 19, sarà la presentazione di un libro di narrativa, “Janas s’Incantu” di Sabrina Barlini, che aprirà uno stargate sui temi dedicati alla preistoria sarda, inserita nell’ampio raggio mediterraneo per le innumerevoli correlazioni e stratificazioni storiche e simboliche. Assieme all’archeologa Pierangela De Frassu, l’autrice approfondirà le diverse declinazioni di linguaggio, le forme espressive trasversali e cross mediali che trovano in quest’opera edita da Alfa editrice uno straordinario punto di incontro.

La Sardegna e il mondo antico. Civiltà mediterranee a confronto” sarà poi il tema di approfondimento del dialogo a più voci che alle 20 metterà a confronto numerosi esperti, a partire dall’archeologa Giuseppa Tanda, massima conoscitrice di domus de janas, che alla guida del Centro Studi “Identità e Memoria” assieme a una rete di sessantatré Comuni sardi ha dato un input fondamentale per l’inserimento della preistoria della Sardegna nella “tentative list”, cioè la lista dei candidati al riconoscimento Unesco 2021 come patrimonio dell’Umanità.

Capofila di questa rete di comuni è proprio il comune di Alghero, che sarà rappresentato dall’assessore alla Cultura, Marco Di Gangi. Interverranno inoltre Bruno Billeci, docente di Architettura ad Alghero e soprintendente per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio per le Province di Sassari e Nuoro, e quindi l’archeologo Giorgio Murru, direttore del Museo di Laconi dedicato alla statuaria preistorica in Sardegna, che illustrerà il progetto di creazione della rete legata al megalitismo e ai menhir nel contesto dell’Europa occidentale. L’incontro, realizzato in collaborazione con Carlo Delfino Editore e Condaghes è moderato dal giornalista Giuseppe Boni, condirettore del Resto del Carlino.

Molto atteso alle 21 il concerto “Migrants”, che vedrà esibirsi Gavino Murgia ai sassofoni e Marcello Peghin alla chitarra. Lo spettacolo è creato per coniugare diverse esperienze sonore vissute nei più disparati contesti musicali in varie parti del mondo. Nell’esecuzione dei brani, tutti originali e dalle forti connotazioni ritmiche, gli strumenti acustici trovano una giusta fusione con i suoni dei live elettronics.

Sonorità classica, mediterranea e jazz si fondono perfettamente attraverso la loro forza evocativa per veder emergere sorprendentemente gli echi delle profonde radici sarde.

Il festival “Mediterranea” è organizzato dall’AES con il patrocinio di Regione Sardegna, Comune di Alghero, Fondazione Alghero e Fondazione di Sardegna, in partenariato con Florinas in giallo, la Libreria Cyrano e un nutrito parterre di istituzioni e imprese di rilevanza regionale, nazionale e internazionale.

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