Il nome di Camillo Bellieni è stato troppo spesso dimenticato o relegato in un cantuccio della storia dei grandi intellettuali sardi del Novecento, malgrado sia stato una delle massime espressioni filosofiche del suo tempo. L’intitolazione dell’Aula del Consiglio d’amministrazione dell’Università di Sassari proclamata nei giorni scorsi dagli organi di governo dell’Ateneo turritano, è stata accolta con grande soddisfazione dai vertici dell’istituto sassarese che da trent’anni porta il nome di questo straordinario uomo di cultura, filosofo e tra i principali ideologi del Partito Sardo D’Azione.
A esprimere profondo compiacimento e un pizzico di commozione sono Michele Pinna, direttore scientifico dell’Istituto di Studi e Ricerche Camillo Bellieni di Sassari, e Maria Doloretta Lai, presidente Is.Be, che sottolineano l’importanza di questa iniziativa nell’indicare Camillo Bellieni non solo come il fondatore del Psd’Az (di cui quest’anno ricorre il primo centenario della sua costituzione, avvenuta a Macomer nella primavera del 1921), ma anche come infaticabile studioso e scrittore politico, oltre che storico della Sardegna antica e medievale.
«È stato un filosofo che ha rinnovato l’idealismo italiano attraversandolo dall’interno, conferendogli una connotazione speciale ed originale – ha affermato Michele Pinna, scrittore e docente di Storia e Filosofia –. Bellieni ha assunto la Sardegna come il grande laboratorio e la grande officina di un autonomismo moderno, mediterraneo, europeista, coniugato con la tradizione del federalismo democratico otto-novecentesco».
Nelle parole di Pinna, il riconoscimento da parte dell’Ateneo sassarese è oltremodo opportuno in quanto Bellieni si laureò in Giurisprudenza proprio in questa università, discutendo una tesi in Filosofia del diritto. Solo successivamente si trasferì a Roma per laurearsi in Filosofia con Giovanni Gentile.
Particolarmente apprezzati sono stati gli interventi del presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, e del Magnifico Rettore Gavino Mariotti, che hanno contribuito a dare maggiore solennità all’evento.
«La targa dedicata dall’Università a Bellieni come filosofo, storico e politico – ha commentato Maria Doloretta Lai – per noi giovani che lavoriamo nell’associazione fondata oltre trent’anni fa dal professore Michele Pinna, è motivo di ulteriore prestigio e di rinnovata fiducia. Attraverso l’azione di ricerca, di promozione e di valorizzazione della cultura e della lingua sarda che portiamo avanti nel nome di Camillo Bellieni, ne seguiamo l’ispirazione e l’insegnamento affinché la coscienza dei sardi possa giungere a quei valori di autodeterminazione e di consapevolezza civile che sono propri delle società costituite da uomini e donne liberi».