Oristano est – Pubblicata la gara d’appalto da 479 mila euro per il recupero di Villa Eleonora

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Il Comune di Oristano ha pubblicato il bando di gara per la riqualificazione del Parco e della Villa Eleonora d’Arborea e la sistemazione viabilità di accesso in Vico II Volta. L’importo dei lavori è di 479.400 euro e il tempo previsto per la realizzazione dei lavori è stabilito in 210 giorni naturali e consecutivi. Le imprese interessate hanno tempo sino al 16 settembre per la presentazione delle offerte tramite il sistema SardegnaCat.

“L’intervento interessa la periferia est dell’abitato di Oristano, lungo la strada provinciale che conduce alla frazione di Silì. In particolare l’intervento riguarda la strada Vico II Volta, le aree di pertinenza della Casa di Riposo Eleonora d’Arborea e la Villa Eleonora d’Arborea – precisa il Sindaco Andrea Lutzu -. Vico II Volta continuerà ad essere una strada urbana, ma di accesso e connessione al nuovo parco “agricolo” del progetto generale “Oristano est”, che si intende realizzare. La villa avrà destinazione pubblica, con funzioni di caffetteria, ristorante, sale per attività culturali”.

L’area oggetto dell’intervento, che ha una superficie di circa 14 ettari, è di proprietà dell’Associazione onlus Casa di Riposo Eleonora d’Arborea, con la quale il Comune di Oristano ha firmato un accordo per la concessione d’uso della villa storica intitolata ad Eleonora d’Arborea e delle aree intorno. Attiguo all’area che circonda la villa storica vi è il complesso della casa di riposo, che a partire dall’edificio costruito ai primi del secolo scorso è oggi articolato in una serie di edifici destinati alla residenza degli anziani.

La villa Eleonora appartiene al lascito che l’artista Vandalino Casu, nel 1886, assegnò al Comune di Oristano per dare ricovero ai poveri e ai senzatetto. L’edifico, dimora personale di Vandalino Casu, circondato da orti, vigneti, frutteti e uliveti, doveva possedere una notevole qualità architettonica tanto che nel 1876 ricevette un premio al “concorso dei poderi sardi”. Nel 1939 la villa venne trasformata in orfanotrofio gestito dai francescani, per accogliere i bambini abbandonati. Dismesso l’orfanotrofio, la villa, abbandonata, è stata occupata abusivamente per alcuni anni. Oggi la villa versa in condizioni di estremo degrado a causa della prolungata mancanza di manutenzione. L’edificio principale ha una superficie coperta di 256 metri quadrati e si sviluppa su tre piani fuori terra. Sono annesse le ex scuderie, ora in stato di crollo, un cortile posteriore, delimitato sinistro da ambienti crollati destinati originariamente a cucine, un corpo di recente costruzione e un ampio giardino di 1900 metri quadrati, ora in parte coltivato ad orticoli.

“L’obiettivo è la riqualificazione dell’area, destinandola a parco, connettendola all’intervento del Programma Oristano est, con il restauro e la rifunzionalizzazione della Villa Eleonora d’Arborea, generando un polo attrattivo di grande interesse storico e culturale all’interno del parco, che mira ad offrire ai cittadini spazi di vita e di incontro per favorire iniziative culturali e di socializzazione – spiega il Sindaco Lutzu -. L’intervento permetterà un recupero del complesso architettonico e agricolo, esaltando la qualità di piccolo contenitore culturale e civico dell’edificio, conservando e recuperando il valore storico e di memoria del bene”.

“Il progetto – precisa l’Assessore ai Lavori pubblici Francesco Pinna – prevede il passaggio al Comune di vico Volta, al momento strada privata, dove saranno realizzate opere di urbanizzazione, condutture idriche e fognarie, canalizzazioni della rete energia e della linea telefonica. La strada sarà divisa in tre corsie, due corsie carrabili e una pista ciclo pedonale che si raccorderà con la pista all’interno dell’area parco. Sarà realizzato l’accesso all’area per consentire la connessione del parco alle aree degli “agrumeti ASL” a ovest, l’accesso alla villa Eleonora e attraverso la realizzazione di una nuova percorribilità, l’accesso diretto alla casa di riposo.

“Il progetto di restauro della villa mira a liberare l’edificio principale dalle superfetazioni novecentesche e riportarlo alla sua originaria conformazione, localizzando i servizi di supporto alle nuove funzioni, nei corpi laterali delle scuderie/cucine e del retro cortile – aggiunge l’Assessore Pinna -. L’ambiente d’ingresso originario diventerà elemento di distribuzione tra il ristorante, da realizzare negli ambienti delle ex scuderie e cucine, la caffetteria e gli ambienti del piano superiore che saranno destinati a spazi per attività culturali. Il ristorante e le sue pertinenze verranno ricavati negli ambienti dove originariamente erano ospitate le scuderie/stalle e le cucine della villa. Il giardino che si apre di fronte al prospetto principale sarà articolato, secondo uno schema geometrico ispirato al giardino all’italiana, in una serie di aiuole definite da percorsi pedonali in calcestruzzo. Un altro giardino, destinato a eventi culturali quali concerti e rappresentazioni e alla sosta, sarà costituito da manto erboso, attraversato da percorsi e aree di sosta pedonali”.

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