Sabato 25 Settembre alle 17,30 presso piazza Funtanedda a Escovedu (Usellus) Il terzo appuntamento della Rassegna Letteraria 𝗖𝗵𝗶𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀 avrà come protagonista “𝗟𝘂𝗰𝗮 𝗕𝗿𝗮𝘃𝗶” docente presso il Dipartimento di Scienze dell’educazione dell’𝗨𝗻𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗙𝗶𝗿𝗲𝗻𝘇𝗲. Autore di numerose pubblicazioni relative alla storia dei 𝗿𝗼𝗺 e dei 𝘀𝗶𝗻𝘁𝗶 in Europa legate in particolare ai temi dell’internamento, dello sterminio e della successiva storia della scolarizzazione. Un appuntamento che tratterà un tema storico molto importante e toccante. Dialoghera con l’autore Manuel Muscas. L’evento si svolgerà nel rispetto della vigente normativa anticovid.𝗟𝗨𝗖𝗔 𝗕𝗥𝗔𝗩𝗜 (1976) é autore di numerose pubblicazioni relative alla storia dei rom e dei sinti in Europa legate in particolare ai temi dell’internamento, dello sterminio e della successiva storia della scolarizzazione. È stato relatore alla Camera dei Deputati in occasione del primo riconoscimento a livello nazionale della persecuzione dei rom e dei sinti in Italia durante il fascismo, avvenuto il 16 dicembre 2009 all’interno del convegno promosso per il 71°anno dalla promulgazione delle leggi razziali. Ha partecipato al tavolo di lavoro costituito dal MIUR per la preparazione del Seminario nazionale sulla “scolarizzazione degli alunni rom” tenutosi dal 18 al 20 ottobre 2010 a Gardone Riviera, Brescia. Ha collaborato con il Consiglio d’Europa per la preparazione di materiali informativi relativi alla persecuzione dei rom in Italia. È autore, insieme a Nando Sigona, del saggio Rom e sinti in Italia. Permanenze e migrazioni, pubblicato all’interno dell’Annale n. 24 della Storia d’Italia Einaudi.
Pubblicazioni sull’argomento: – Attraversare Auschwitz : storie di Roma e Sinti: identità, memorie, antiziganismo.
– I destini dei bambini zingari : educati in modo estraneo alla loro razza / Eva Justin ; edizione italiana a cura di Luca Bravi. – Percorsi storico-educativi della memoria europea : la shoah nella società italiana / Luca Bravi.
– Il porrajmos in Italia : la persecuzione di rom e sinti durante il fascismo / Luca Bravi ; Matteo Bassoli.
– Tra inclusione ed esclusione : una storia sociale dell’educazione dei Rom e dei Sinti in Italia / Luca Bravi.- Rom e sinti in Italia. Permanenze e migrazioni / Luca Bravi e Nando Sigona. Fa parte di 24: Migrazioni- Rom e non-zingari : vicende storiche e pratiche rieducative sotto il regime fascista / Luca Bravi.- A scuola dopo Auschwitz : la storia dei rom, la memoria dei non-zingari e la formazione comune di una cittadina attiva / Luca Bravi.- Lo sterminio degli zingari / Luca Bravi. Fa parte di Il paradigma nazista dell’annientamento: la shoah e gli altri stermini : atti del quarto Seminario residenziale sulla didattica della shoah, Bagnacavallo, 13-15 gennaio 2005.- Altre tracce sul sentiero per Auschwitz : il genocidio dei Rom sotto il terzo Reich / Luca Bravi.
Porajmos o Porrajmos (pronuncia italiana: poràimos; in romaní: [pʰoɽai̯ˈmos]; traducibile come “grande divoramento” o “devastazione”) è il termine con cui Rom e Sinti indicano lo sterminio del proprio popolo perpetrato da parte dei nazisti durante la seconda guerra mondiale. Si stima che tale eccidio provocò la morte di 500.000 di essi. Questo disegno genocida è definito da Rom e Sinti anche con il termine Samudaripen, che significa letteralmente tutti morti. Il Porrajmos in Italia indica la persecuzione subita dalle minoranze linguistiche sinte e rom durante il fascismo. A partire dagli Anni Venti, la politica fascista si è progressivamente radicalizzata delineando quattro periodi di riferimento: 1922-1938: i respingimenti e l’allontanamento forzato di rom e sinti stranieri (o presunti tali) dal territorio italiano; 1938-1940: gli ordini di pulizia etnica ai danni di tutti i sinti e rom presenti nelle regioni di confine ed il loro confino in Sardegna; 1940-1943: l’ordine di arresto di tutti i rom e sinti (di cittadinanza straniera o italiana) e la creazione di specifici campi di concentramento fascisti a loro riservati sul territorio italiano; 1943-1945: l’arresto di sinti e rom (di cittadinanza straniera o italiana) da parte della Repubblica Sociale Italiana e la deportazione verso i campi di concentramento nazisti. L’intero percorso verso la persecuzione di rom e sinti in Italia è stato supportato dagli studi di docenti universitari, tra i quali Guido Landra, che elaborarono e diffusero i concetti relativi alla pericolosità razziale di queste minoranze linguistiche.