Cagliari. La Giunta Solinas, su proposta dell’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, ha approvato il provvedimento che consentirà di dare un sostegno economico agli iscritti alle scuole di specializzazione delle facoltà di medicina delle Università di Cagliari e Sassari per i periodi di formazione svolti nelle strutture sanitarie della Sardegna che si trovino al di fuori delle sedi dei due atenei.
Le risorse, stanziate con la legge regionale 17 del 22 novembre 2021, ammontano complessivamente a 1.467.000 euro per il triennio 2021-2023. “I fondi – dichiara il presidente, Christian Solinas – serviranno a dare un ristoro alle spese sostenute per trasferimenti, vitto e alloggio, agli specializzandi che si troveranno a svolgere parte della loro formazione sempre sul nostro territorio, ma lontano dalla sede universitaria. Attualmente in Sardegna sono 1.598 gli iscritti alle scuole di specializzazione medica, 941 a Cagliari e 657 a Sassari. I nostri giovani medici saranno gli specialisti di domani, supportare il loro percorso professionale anche sotto gli aspetti previsti da questa misura è un investimento sul futuro del nostro sistema sanitario”.
Il provvedimento prevede un rimborso spese forfettario giornaliero di 50 euro per un importo massimo di 500 euro mensili per ogni specializzando che si trovasse nelle condizioni previste dalla misura.
Sempre nel corso dell’ultima seduta la Giunta regionale, con un’ulteriore delibera, ha approvato in via definitiva l’incremento delle borse di studio per le scuole di specializzazione in area sanitaria non medica, per la formazione post-laurea di psicologi, farmacisti, chimici, fisici e biologi, per citare alcune delle figure che abbracciano questo ambito. Con uno stanziamento di oltre 300 mila euro le borse passano così da 65 a 95. “Un ulteriore potenziamento – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – sulla strada che abbiamo tracciato, a conferma gli impegni presi”.
“Dopo decenni di mancata programmazione e di tagli – concludono il presidente Solinas e l’assessore Nieddu – abbiamo dato un segnale di forte discontinuità rispetto al passato. È sufficiente guardare ai numeri: abbiamo portato le borse di studio per le scuole di specializzazione in area sanitaria a 253 quando erano appena una trentina, con una programmazione pluriennale e uno stanziamento di 30 milioni di euro l’anno per le nuove borse. Oggi aumentiamo ulteriormente il numero delle borse di studio. Il futuro della Sardegna riparte da qui, dai giovani e dagli investimenti sulle professionalità indispensabili per il nostro sistema sanitario, ora più che mai”.