Sono trascorsi quasi ottant’anni. Seconda guerra mondiale, 17 febbraio 1943: Cagliari subisce il primo pesante attacco aereo – ne seguiranno altri, devastanti – da parte delle forze angloamericane. Dopo quei bombardamenti la città appariva spettrale, semidistrutta. Il ricordo di quei giorni neri ritorna con CAGLIARI 1943: LA GUERRA DENTRO CASA, produzione del Cada Die Teatro con la regia di Pierpaolo Piludu, che va in scena domani, giovedì 17 febbraio, alle 21, al Teatro Si ‘e Boi di Selargius. Proprio nel giorno dell’anniversario di quel tragico avvenimento viene rappresentato ancora una volta – avviene da ben diciassette anni – e torna dal vivo (lo scorso anno, per i noti motivi legati all’emergenza sanitaria, è stato trasmesso on line il videodocumento) lo spettacolo che nasce da un laboratorio teatrale diretto da Piludu, autore del testo con la collaborazione degli allievi “over” della Scuola di Arti Sceniche della storica compagnia cagliaritana. Un contributo a mantenere viva la memoria sulle follie della guerra e del fascismo, che portarono alla distruzione della città capoluogo.
Sul palcoscenico del Teatro Si e’ Boi protagonisti, dunque, i “maturi” attori della Scuola di Arti Sceniche di Cada Die (Rita Anedda, Clara Belfiori, Salvatore Cao, Riccarda Curreli, Doriano Ferrari, Giannella Manca, Paola Ferro, Carlo Onnis, Angela Palmas, Maria Antonietta Pinna, Susanna Pinna, Massimo Pisano, Daniela Scotto, Carlo Sorresu, Mariella Vella, Ida Ximenes), alcuni dei quali testimoni diretti di quei giorni di cielo nero e pioggia di bombe. Torneranno a indossare i pantaloni corti e le divise da Piccole Italiane, per rivivere tra i banchi delle scuole cagliaritane le giornate dei primi anni ’40. La maestra è severa: i bambini devono cercare di memorizzare le frasi del duce in ogni momento della giornata, anche quando giocano con le cerbottane o a “tzacca e poni”. All’inizio anche il suono degli allarmi, la corsa verso i rifugi sembrano quasi un gioco. Fino a quel tragico 17 febbraio del ‘43… Un esempio, “La guerra dentro casa”, di scena popolare e di teatro civile, a cui Cada Die dedica da sempre un filone importante del suo impegno culturale (luci: Giovanni Schirru; suono: Matteo Sanna; allestimento: Emiliano Biffi; realizzazioni scenografiche: Riccarda Curreli e Massimo Pisano; realizzazione costumi: Albina Dessì e Antonella Matta; fotografo di scena/riprese video: Tonino Pisu).
Prima dello spettacolo verranno proiettati alcuni frammenti di “Quando scappavamo col cappotto sul pigiama”, documentario prodotto dalla sede Rai della Sardegna, con la regia di Pierpaolo Piludu e di Cristina Maccioni, che in questi anni è andato in onda più volte su Rai Storia. “Sono contenute oltre 130 testimonianze, che abbiamo raccolto – spiega l’attore e regista di Cada Die Teatro – in collaborazione con la cattedra di Antropologia Culturale dell’Università di Cagliari e l’ISRE di Nuoro, di piciocheddas e piciocheddus, nostri concittadini che erano ragazzini nei giorni in cui Cagliari si sbriciolava sotto le bombe”.