Le forze russe hanno sequestrato un convoglio umanitario di 11 autobus vuoti diretto a Mariupol per trarre in salvo gli ucraini in fuga dalla città, facendo “prigionieri” gli autisti dei mezzi e diversi operatori dei servizi di emergenza: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky denuncia la manovra di Mosca poche ore dopo il suo discorso al Parlamento italiano e assicura che Kiev sta “facendo di tutto per liberare la nostra gente”.
Intanto, i soldati del presidente Vladimir Putin – inclusi i separatisti del Donbass – sono entrati a Mariupol, riferisce una fonte della difesa americana sottolineando che “gli ucraini stanno lottando molto duramente per non far cadere la città” nelle mani di Mosca.
Il presidente americano Joe Biden, rilancia l’allarme sulle armi biologiche e chimiche della Russia alla vigilia della sua partenza per l’Europa, mentre il Cremlino parla esplicitamente di armi nucleari nel caso in cui “l’esistenza stessa” della Russia fosse in pericolo.
Zelensky conferma che i “difficili negoziati” con Mosca continuano, mentre – secondo quanto scrive il New York Times – annuncerà già domani nuove sanzioni a oltre 300 membri della Duma, la Camera bassa del Parlamento russo. L’occasione sarà la sua visita a Bruxelles per partecipare al vertice della Nato, all’incontro con i leader del G7 e al Consiglio europeo sull’Ucraina: e le sanzioni saranno annunciate in coordinamento con l’Unione Europea e i leader del G7. (Ansa.it)