Da oggi entra nel vivo il progetto “Museo a cielo aperto – vista in citta”.
In corso Umberto è iniziata la sistemazione delle installazioni che costituiscono il cuore della proposta progettuale con cui l’architetto veneto Luca Zecchin ha vinto il concorso di idee lanciato nei mesi scorsi dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano.
La proposta dell’architetto Zecchin prevede la realizzazione lungo Corso Umberto e lungo la Via de Castro di dispositivi volanti, esili e sottili. In Corso Umberto, da oggi, fanno la loro apparizione 70 brocche, realizzate in materiale leggero, dotate di illuminazione autonoma e ancorate a delle aste sospese, come “canne al vento”, alte 3 metri, che si appoggiano ad una struttura intelaiata formata da uno spartito di funi.
L’illuminazione al led è dotata di micro-caricatore fotovoltaico integrato e nelle ore notturne assicureranno un effetto molto suggestivo.
Concluso l’allestimento in Corso Umberto, seguirà via De Castro dove però sono previste altre installazioni artistiche.
Le brocche sono state scelte quali oggetti identitari legati alle tematiche culturali/territoriali della città. Si tratta di installazioni artistiche che invitano all’osservazione verso il cielo, oltre i tetti degli edifici, verso le nuvole, come metafora del guardare al futuro, ma anche per scoprire alcuni particolari artistici e architettonici del contesto urbano del centro che talvolta non vengono colti.
Le brocche sono elementi dal forte richiamo alla cultura, alla storia e alla tradizione locale ma a temi chiave dello sviluppo locale.
La scelta dei colori, invece, risponde all’esigenza di assicurare un elemento di novità che viene compensato dalla valorizzazione dell’elemento principale rappresentato dalla tradizione della brocca.
Con il concorso di idee, l’obiettivo dell’Assessorato alla Cultura era di favorire la partecipazione dei cittadini a un progetto diffuso di miglioramento dell’aspetto del centro storico al fine di renderlo più attrattivo e ospitale non solo per i turisti, ma anche per gli stessi cittadini oristanesi.