Cagliari. Nei giorni scorsi, la Protezione civile regionale ha concluso un percorso di formazione e sensibilizzazione, iniziato a febbraio, con le scolaresche di Isili e Arbus, realizzando due eventi, ai quali ha partecipato anche l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis. Gli studenti dell’Istituto di istruzione superiore “Zappa-Pitagora” di Isili hanno concluso un percorso attraverso il Ptco (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) all’interno di una giornata dedicata alla sensibilizzazione sulle tematiche ambientali e sul rischio incendio, visitando le zone di Montiferru e Planargia, colpite dal fuoco nel luglio 2021: a Punta Badde Urbara, nel comune di Santulussurgiu, dove i ragazzi hanno potuto vedere le distese di alberi bruciati e il paesaggio spettrale lasciato dal passaggio del fuoco; all’ex seminario di Cuglieri, dove hanno potuto conoscere, anche con l’ausilio di foto e filmati, il racconto della notte in cui il fuoco era arrivato a lambire il paese; infine, a Porto Alabe, nella marina di Tresnuraghes, dove le fiamme erano arrivate a pochissima distanza dalle abitazioni.
Ad Arbus, nello stadio comunale Mario Peddis, sono stati coinvolti studenti e docenti dell’Istituto comprensivo “Pietro Leo”. Al termine della giornata, i ragazzi hanno esposto il lavoro fatto insieme ai propri insegnanti, con interviste a parenti fino alla terza generazione, conoscenti e personalità con ruoli istituzionali per ricostruire la memoria storica del paese e del suo territorio su eventi come incendi, alluvioni e frane.
“L’attività svolta con gli studenti è fondamentale perché le giovani generazioni sono il migliore investimento per il futuro – ha commentato l’assessore Lampis – La battaglia per la salvaguardia del territorio passa anche attraverso la diffusione della cultura ambientale e delle buone pratiche di protezione civile. In questo processo, è fondamentale il ruolo dei docenti che aiutano gli studenti, nonostante la loro giovane età, a esercitare il proprio ruolo di cittadinanza attiva e a riconoscerne il valore, nonché a rafforzare il senso di appartenenza alla comunità e alla società, nel rispetto di regole e legalità. Inoltre, è stato molto importante ritrovarsi in presenza, dopo un periodo difficile legato alla pandemia, durante il quale operatori e volontari di protezione civile hanno comunque garantito la sicurezza di tutti”.
I dati geografici e le informazioni raccolte su incendi, alluvioni e frane sono stati inoltre digitalizzati e inseriti nel sistema informativo QGIS e, oltre a permettere la fruizione su Google Earth e varie app per smartphone e la visualizzazione anche in sovrapposizione a ortofoto e altre mappe ufficiali presenti sul GeoPortale della Regione Sardegna, andranno ad alimentare anche il database della Protezione civile