‘S’intelligèntzia de Elias’, giovedì 30 giugno a Villacidro 

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Giunta e Consiglio Regionale sostituiti da un programma di Intelligenza Artificiale per un governo più efficiente, neutrale e migliore. 

E’ la proposta quasi “fantascientifica” che emerge da S’intelligèntzia de Elias, pubblicato da Janus Editore, romanzo giallo scritto interamente in lingua sarda da Giuseppe Corongiu, scrittore, giornalista, autore di numerosi studi e saggi sulla difesa e promozione delle minoranze linguistiche. 

Il tour promozionale del libro, che nei giorni scorsi è approdato con successo anche in Spagna, a Valencia, prosegue giovedì 30 giugno a Villacidro nella Mediateca Comunale (via Parrocchia 190), alle 17.30. A dialogare con l’autore ci sarà Annalisa Caboni, responsabile dello sportello linguistico locale.

Ancora un’occasione per parlare approfonditamente di un’opera che sfiora le 500 pagine e che tocca molti dei temi fondamentali della politica e della società dell’Isola di oggi e domani. Un giallo distopico ambientato fra il 2030 e il 2038, dove Corongiu sorprende per l’uso moderno della lingua – discendente diretta della tradizione del sardo illustre letterario – e per le tematiche contemporanee che affronta, per una lettura che scorre facilitata anche per i non “addetti ai lavori”. 

La trama. La Sardegna post 2030, ha sconfitto il Covid e naviga verso il futuro nel bel mezzo della rivoluzione intercontinentale basata sui nuovi apporti tecnologici dell’intelligenza artificiale. Un giornalista fallito a caccia di rivincite, Elias Dessanay, si ritrova a indagare sulla misteriosa morte di una ragazza trovata cadavere a Cagliari, in un sottopassaggio dell’Asse mediano.

È un viaggio nell’Isola di un domani ormai prossimo, nel quale la distopia è uno strumento per descrivere speranze mai sopite e problemi irrisolti dell’oggi. Il protagonista, antieroe pieno di vizi e difetti, agisce in competizione e collaborazione con Edoardo Curreli, alto ufficiale dei carabinieri in forza ai Servizi Segreti.

Lo stesso cronista racconta, attraverso dei flussi di coscienza, una vicenda che si snoda in un thriller politico – sociale contrassegnato da uno scenario fatto di disperazione generazionale, conflitti familiari, sesso malato, denuncia civica, autodeterminazione mancata, lingua negata, ipocrisia del sistema politico-culturale, spopolamento, contrapposizione città-campagna, false riforme, colpe ataviche, crisi editoriali, classe dirigente inadeguata e parassitaria. Tra colpi di scena, sorprese, personaggi ambigui e vicende rocambolesche, Dessanay, dopo tante bugie, scoprirà la verità e diventerà, particolare che racconta Curreli nell’incipit, protagonista di una svolta clamorosa nella storia sarda.

Tutto mentre un inquietante consorzio di imprenditori, in combutta con una potente corporazione cinese, vuole sperimentare nell’Isola un piano tecnologico di avanguardia: sostituire il parlamento e il governo regionali, ormai ritenuti inadeguati all’autonomia, con un avanzatissimo programma di intelligenza artificiale.

L’autore
Giuseppe Corongiu, nasce a Laconi (OR) nel 1965 e vive da tempo a Cagliari. E’ stato un esponente di spicco del movimento linguistico e identitario della Sardegna, animando numerose associazioni e iniziative e occupandosi in prima persona come responsabile delle politiche linguistiche regionali dal 2004 al 2014.

Dirigente della Pubblica Amministrazione, giornalista, traduttore, autore di numerosi studi, opere politiche e saggi sulla difesa e promozione delle minoranze linguistiche, è alla sua seconda prova nel campo della narrativa in lingua sarda dopo l’uscita di “Metropolitània e àteros contos tòpicos, distòpicos e utòpicos” (2019).

APZ

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