Si rinnova l’appuntamento con Passeggiata d’inverno tra le antiche case di Pirri: in tutto quattro giornate, il 6, l’8 l’11 e il 18 gennaio, per poter ammirare le case campidanesi e i luoghi d’epoca chiusi al pubblico per tutto il resto dell’anno. Sette dimore storiche private, solitamente inaccessibili, più l’ex Dazio e l’Acetificio Spiga, saranno visitabili con l’aiuto dell’associazione Su Portali. Si parte venerdì 6 gennaio. Dalle 18 fino alle 20,30 la Casa Saddi-Grippo in via Balilla ospiterà la festa della Befana. Nella stessa giornata, ma anche sabato 7 e mercoledì 11 e 18, nella Casa Saddi-Grippo e nella Casa Meloni–Mulas di via Toti potranno essere ammirati i “presepi di Pirri” dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20. Obiettivo della manifestazione che coinvolgerà migliaia di visitatori provenienti da tutta la Sardegna e non solo, hanno evidenziato Cilloccu, Secci e Scioni, è sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della conservazione del patrimonio storico-architettonico del territorio e la sua valorizzazione, anche in chiave turistica ed economica. Per gli sportivi, venerdì 6 gennaio è in programma la 4^ edizione di “Correre per Pirri”: 5 chilometri (corsa-camminata ludico-motoria), 10 chilometri (corsa competitiva). Partenza alle 9,30 dall’Ex vetreria di via Ampere.
Durante la conferenza stampa di presentazione degli appuntamenti della manifestazione a fare gli onori di casa nella Sala del Consiglio della Municipalità è stato il presidente Paolo Secci, che soddisfatto della buona riuscita degli eventi organizzati in occasione delle feste natalizie e di Capodanno dei giorni scorsi, ha sottolineato come “Passeggiata d’inverno tra le antiche case è un fiore all’occhiello dell’Amministrazione”. L’assessora alle Attività produttive e Turismo Marzia Cilloccu afferma, “Pirri ha una sua peculiarità rispetto al resto della città. È una sorta di borgo che, a pochi passi dal centro di Cagliari, sa offrire antiche suggestioni e, grazie alle sue case, mette a disposizione di tutti la storia e le tradizioni di questo territorio che fino ai primi del Novecento è stato fra l’altro protagonista indiscusso della produzione vinicola italiana”.