I partiti aspettano un segnale dal discorso che farà Mario Draghi questa mattina in Parlamento. Il premier ascolterà le singole posizioni per vedere se sia maturato quel «fatto politico» nuovo che consenta di ritrovare l’agibilità senza la quale si rischia di segnare la fine del governo di unità nazionale.
Alle 9.30 le comunicazioni al Senato (fiducia in serata), giovedì alla Camera.
Una giornata cominciata con alcuni spiragli per una conclusione positiva della crisi politica,continuata sul filo della tensione nella quale tutti hanno tenuto le carte coperte.
Il Senato ha deciso che alle 9.30 sarà l’Aula a parlare. Sia pure con alcune importanti novità, a cominciare dal fatto che il premier farà il suo intervento e attenderà le risposte dagli interventi dei partiti per poi decidere, è una fiducia al buio quella che attende Mario Draghi per un confronto che i bookmaker parlamentari danno in perfetta parità.