Energia allo stato puro. In sintesi, può definirsi così il concerto di Mika di ieri sera alla Forte Arena. In una calda notte estiva, con grinta, passione e simpatia, lui rende incandescente l’atmosfera di Santa Margherita.
“È da tanto che non parlo in italiano in un concerto.” Così, seduto sopra il pianoforte, si presenta alla Forte Arena inizialmente parzialmente occupata a causa di un incidente a Frutti d’Oro.
L’avvio è volutamente soft. Prima in un elegante abito nero e dopo a petto nudo, miscela “The origin of love” con “Lollipop”: è una calma apparente. Dopo aver dichiarato che “questo palco mi sta stretto “, Mika indossa l’abito “pink”, lascia il palco per stare in mezzo alla sua gente per cantare ” Big girl”: è delirio puro. Solo dopo, con la bandiera sarda in mano, può dichiarare soddisfatto: ” Questo si che assomiglia ad un concerto!”
Si cambia registro e sul posto o sotto il palco, si canta e si balla. L’ex giudice di Xfactor non ammette deroghe: “Dovete cantare, altrimenti vengo a rompervi le scatole”.
Arriva “Tiny love” e poi “Relax”, la hit per eccellenza del mai domo artista. Del resto, cantare e danzare è il motto di tutta la serata, un “modus operandi” fedelmente rispettato sul prato verde.
Arriva” Ice cream” ma con la canzone in francese “Boum Boum Boum”, Mika lascia ancora una volta il palco per regalarsi un nuovo giro di abbracci con gli spettatori.
“Yo yo” è ballo, “Underwater” è dolcezza con il coreografico gioco di luci dei telefonini. C’è pure Fiorello che danza con lui al termine di “Happy ending”. È uno show nello show che precede “Love today”e “Rain”. Ancora in francese, ecco “Lmd” scritto per la madre scomparsa nel 2021.
Il concerto sembra non avere fine e lui non sembra conoscere stanchezza, anzi. E’ sempre più carico per affrontare l’ultimo terzetto: “Grace Kelly”, ” Golden”(eseguita con un baby ballerino portato sul palco”) e “Love Today”.
Non è tempo per andare a riposare perchè ancora tanta è la voglia di fare festa. Un basso non smette di suonare e il cantante libanese avvisa: “Questo bit continua sino a che non venite qui sotto a ballare”. La risposta non si fa attendere e sulle note remixate di Yo Yo, la discoteca improvvisata sotto il palco è la miglior conclusione immaginabile per un concerto ad alti livelli. Niente da aggiungere, Mika si “prende” il suo pubblico.