Avere denti sani riveste un ruolo importante nella vita di un individuo, non solo per garantire una buona masticazione, ma anche ad esempio, per permettere l’articolazione delle parole e determinare il modo di parlare. Non poter sorridere a causa di una bocca poco curata, inoltre, può essere motivo di vergogna e limitazioni. L’Odontostomatologia, dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari, diretta della professoressa Elisabetta Cotti, si prende cura a 360° del sorriso dei pazienti nei diversi ambulatori presenti sia al Policlinico Duilio Casula che al San Giovanni di Dio.
«Nella nostra struttura – spiega la professoressa Cotti – si effettuano visite odontostomatologiche, prenotabili tramite CUP e conseguentemente i servizi di odontoiatria conservativa ed endodonzia, di parodontologia e igiene dentale, chirurgia odontostomatologica, pedodonzia, protesi e ortognatodonzia e gnatologia.
«Al Policlinico, nel reparto di conservativa ed endodonzia – continua la professoressa – si effettuano screening per i pazienti che devono accedere ai trattamenti con farmaci antiriassorbimento e per i pazienti che necessitano di screening delle infezioni prima dei trattamenti di chirurgia cardiovascolare».
Le malattie odontostomatologiche comprendono tre categorie principali: le malattie infiammatorie legate a infezioni di origine dentale, le patologie speciali e le patologie ortodontiche e gnatologiche (malocclusioni, disordini temporomandibolari).
«Quando parliamo di malattie infiammatorie, facciamo riferimento a carie, con conseguente parodontite apicale e alla parodontite – spiega il direttore dell’Odontostomatologia – la loro eziologia è di origine batterica con una componente virale e, trattandosi di malattie, c’è sempre anche una predisposizione individuale nella loro insorgenza e nelle loro manifestazioni cliniche. Inoltre, nel caso delle parodontiti, alcune forme possono essere la conseguenza di malattie sistemiche, come il diabete. Entrambe le patologie si trattano sia con le terapie dentali conservative/endodontiche e parodontali cliniche che con quelle chirurgiche, che sono spesso mirate ai singoli denti. Nel caso diventi impossibile salvare i denti colpiti, si rende indispensabile intervenire con una terapia chirurgica estrattiva e con la sostituzione degli elementi dentali perduti attraverso un trattamento protesico o implanto- protesico».
Nel caso delle patologie speciali odontostomatologiche la professoressa Cotti spiega che queste sono patologie non di origine dentale che coinvolgono sia i tessuti molli del cavo orale (mucose, palato, labbra, lingua) che le ossa mascellari (mascellare superiore e mandibola). Queste malattie possono essere congenite e attribuite a difetti di sviluppo delle ossa mascellari, ma possono anche essere di natura infiammatoria, infettiva, oppure tumorale.
«Queste malattie non sempre possono essere prevenute – spiega la professoressa – ma si possono curare sia con terapie farmacologiche mirate che con trattamenti di chirurgia odontostomatologica. Spesso devono essere valutate dal punto di vista istopatologico e microbiologico».
«Quando si tratta di patologie ortodontiche e gnatologiche – conclude la professoressa Elisabetta Cotti – queste sono dovute a difetti o incongruenze nello sviluppo dei mascellari, incongruenze nella disposizione dei denti, mancata eruzione di alcuni elementi dentali e problemi primari a livello delle articolazioni temporo-mandibolari. Da queste derivano piccoli e grandi inestetismi nel sorriso, vere e proprie anomalie e disturbi nell’occlusione e nella masticazione. Si possono prevenire in parte effettuando valutazioni intercettive nei bambini, in particolare nel momento della permuta dentale e possono essere trattate con interventi di ortognatodonzia che possono essere effettuati sia nei giovani che negli adulti.»
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità le malattie a carico del cavo orale colpiscono quasi 3,5 miliardi di persone al mondo e si profila come uno dei maggiori problemi di salute pubblica per l’alta prevalenza in ogni regione del mondo.
Quindi praticare una corretta igiene orale è molto importante e rappresenta un prezioso alleato contro l’insorgenza delle malattie della bocca. Diversi sono le azioni che dobbiamo e possiamo compiere come: lavare i denti con spazzolino e dentifricio (dopo ogni pasto), utilizzare quotidianamente il filo interdentale e assumere fluoro che aiuta nella prevenzione della carie (rende lo smalto più resistente e lo protegge dall’azione demineralizzante degli acidi della placca batterica). In ultimo ma non meno importante, sottoporsi regolarmente a visite dal dentista di fiducia per identificare e poter curare, sin dalle prime fasi, eventuali processi patologici a carico dei denti e delle gengive.
Anche l’alimentazione gioca un ruolo importante nella prevenzione verso le patologie che interessano la bocca. Il tabacco invece è un grande nemico per la nostra bocca. I consumatori rischiano fino a sette volte di più lo sviluppo di disturbi a carico delle gengive rispetto ai non ne fa uso e inoltre, chi fuma, ha anche un rischio più alto di sviluppare cancro della bocca e della gola e infezioni fungine del cavo orale.
Fonte: https://www.aoucagliari.it/home/it/visualizza_notizia.page?contentId=NWS115885