Governo, la riforma del gioco torna sul banco della politica

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Messa in archivio la questione legata alla manovra finanziaria, l’esecutivo di Giorgia Meloni può adesso concentrarsi su altre tematiche urgenti. Tra queste anche quella del settore giochi, che adesso sembra pronto per una nuova veste normativa e un riassetto atteso da anni.

Prima la manovra finanziaria da approvare in fretta e furia, poi il caro carburanti, infine le tensioni con gli alleati di governo. Sullo sfondo la sempre presente crisi energetica e l’instabilità internazionale dovuta alla guerra in Ucraina. È stato questo lo sfondo in cui si è mosso il Governo di Giorgia Meloni negli ultimi, difficili giorni.

Adesso è tornata la calma, con un cielo che magari non sarà ancora sereno ma di certo appare più tranquillo. Adesso, insomma, è il momento di concentrarsi su altri settori, da tempo lasciati indietro. È il caso dell’industria del gioco, un segmento importantissimo per l’economia italiana, tanto per l’erario quanto per i tassi di occupazione. “Quella del gioco pubblico è una filiera importante per il nostro paese – sottolineano ai nostri microfoni da Infocasino – capace di garantire un gettito erariale continuo e soprattutto di offrire posti di lavoro a tante professionalità diverse. Per questo bisogna tutelarlo e renderlo più competitivo possibile attraverso norme e leggi nuove”.

Il dossier giochi finirà presto sul tavolo della politica, insomma, chiamata soprattutto a omologare e a rendere omogenea una legislazione differenziata e a tratti selvaggia, che cambia da regione a regione. I passi compiuti dall’esecutivo, analizzati in un editoriale da GiocoNews, fanno ben sperare: dopo aver prorogato le scadenze sulle concessioni e optato per un allineamento generale dei giochi, il Governo ha assegnato la delega al Sottosegretario all’Economia Sandra Savino e ha poi rinnovato i vertici dell’ADM, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, con Roberto Alesse nuovo direttore generale. “I passaggi fondamentali per iniziare a parlare di nuovo e bene di giochi sono stati fatti, adesso bisogna coinvolgere le associazioni di categoria e le aziende del settore”, concludono gli esperti della redazione di InfoCasino.

A far bene sperare sono soprattutto le parole del nuovo Ministro dello Sport, Andrea Abodi, che ha parlato di un nuovo intervento normativo sulle scommesse e sull’annosa questione della pubblicità dei giochi. La strada, insomma, appare tracciata. Le premesse ci sono tutte per una discussione vera sul settore gambling.

Un settore da troppi anni lasciato in disparte e che merita adesso di ritrovare il suo spazio. Anche sui banchi della politica.

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