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| Diego Schwartzman, troppo forte per Mattia Bellucci? Il dubbio, per i trascorsi da numero 8 del mondo dell’argentino, con una finale agli Internazionali BNL d’Italia e una semifinale al Roland Garros, poteva starci. Cosi come mettere nel conto anche la forma non eccellente dell’azzurro e la poca abitudine a giocare incontri e tornei di tale portata. Tuttavia il tennis, come qualsiasi sport, sa regalare sorprese e quello di oggi al Centrale di Monte Urpinu lo è stata con il risultato finale di 2-6 6-2 6-3. Per il 21 enne varesino,il primo set è un incubo lasciando presagire ad una sconfitta annunciata. Tuttavia, col secondo set, la partita è decisamente cambiata a svantaggio della quinta testa di serie del torneo. Schwartzman ha letteralmente subito il gioco del mancino italiano perdendo la rotta e carcando di ritrovarla con un costante dialogo a voce alta con se stesso. Bellucci, è bravo a non calare il tono, anzi. Per lui, il risultato di Cagliari è ad oggi il più della sua attuale e giovane carriera. |
| “Sono felicissimo – ha detto Bellucci – per la vittoria contro un giocatore che ho sempre stimato molto. L’ho studiato spesso, vedendo tante sue partite, e me lo ricordo battere Nadal al Foro Italico. Scendere in campo contro di lui, perciò, non è stato semplice e all’inizio ho fatto tanta fatica a trovare il ritmo, giocando molto male. Ma dall’inizio del secondo set è andata meglio: ho cercato di entrare in partita provando a fare le cose semplici e ha funzionato. La smorzata? La usavo tanto da piccolo, poi l’avevo un po’ smarrita. Ma mi sono reso conto che può ancora essere un’arma importante, insieme al servizio”. Nel secondo turno di giovedì, per Bellucci ci sarà il derby con Giulio Zeppieri, suo coetaneo, mancino come lui. “Mi aspetto un match difficile, contro un avversario molto più abituato di me a giocare questo tipo di incontri. Sono certo – chiude – che sfide come queste mi serviranno per migliorare”. Ulteriori informazioni sul sito www.sardegnaopen.com e sulla pagina Instagram @sardegnaopen. |
Foto Francesco Panunzio
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