Quartu Sant’Elena, Cinema: “La sposa nel vento” il 18 maggio a Quartu con Serra Yilmaz e Lorenzo Balducci

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Nuova tappa a Quartu il 18 maggio per il film pluripremiato “La sposa nel vento” scritto e diretto da Giovanni Coda dedicato alla violenza di genere che vede la partecipazione prestigiosa nel cast dell’attrice Serra Yilmaz e dell’attore Lorenzo Balducci.

La proiezione si terrà alle 20.30 nella Sala dell’Affresco all’Ex Convento dei Cappuccini e sarà preceduta dalla presentazione a cura di Elisabetta Randaccio che dialogherà con il regista in sala. La data quartese è inserita nel tour promozionale del film organizzato dal Festival V-Art – con il sostegno della – Fondazione Sardegna Film Commission – Movie Factory Roma e patrocinato dal Comune di Quartu Sant’Elena. Ingresso gratuito.

Da trent’anni attivo sul fronte del cinema e della fotografia sperimentale e di una militanza di genere, attraverso cui porta avanti temi difficili dalla forte connotazione sociale, Coda consegna in questa sua nuova opera una storia dura, potente, attuale e trasversale, che affronta il tema morale del femminicidio e della violenza sulle donne e si ispira a tante storie di figure femminili di culture e origini diverse, unite da un messaggio di denuncia e allo stesso tempo di speranza. Tra loro è rappresentata anche la figura di Antonia Mesina, la giovane orgolese vittima dell’efferato omicidio avvenuto nel 1935 e beatificata nel 1987 da Giovanni Paolo II.

Il film è stato realizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission, della Fondazione di Sardegna e del Comune di Quartu Sant’Elena, e vede la partecipazione prestigiosa nel cast dell’attrice Serra Yilmaz e dell’attore Lorenzo Balducci, insieme a Giulia Vacca, Lele Mazzella, Renata Manca e Rachele Montis. Musiche di Max Fuschetto, Arnaldo Pontis, Andrea Andrillo, Irma Toudjian, Matteo Casula, Veronica Maccioni, Ottavio Farci, Marco Rosano, Cosimo Morleo.

Un gruppo di artiste organizza una giornata del ricordo dedicata a tutte le donne vittime di violenza. Attraverso una serie di performance si dà vita ad un racconto collettivo, anche personale, sulle proprie vite, sulle vite altrui, tra passato, presente e futuro. Tra una memoria e l’altra i ricordi di un bambino rievocano atroci sofferenze che si intrecciano con i fili della speranza. Un nuovo racconto di discriminazione e violenza scritto e diretto dal regista cagliaritano, costruito con un linguaggio più diretto e con la poetica che da sempre contraddistingue Coda, autore sardo tra i più premiati per i suoi film nei festival più prestigiosi del mondo.

A pochi mesi dalla sua première in Italia e all’estero l’opera cinematografica del regista cagliaritano dedicata alla violenza di genere ha già ottenuto numerosi riconoscimenti in diversi festival del mondo. Tra questi anche i recenti Best Costume Design al Filmzen International Film Competition (Parigi) a Noemi Tronza che ha curato i costumi del cast; Best Original Score a Max Fuschetto, tra gli autori delle musiche del film, e Best Cinematography a Maurizio Abis, direttore della fotografia, entrambi i premi assegnati dall’International Gold Award di New York; e ancora due riconoscimenti alle attrici del film: Best Actress a Renata Manca al Majorca Atlanteans International Film Festival e Best Actress a Giulia Vacca al Toronto Indie Filmmakers Festival. Il regista Giovanni Coda si è già aggiudicato invece il Best Documentary Feature al Seattle Indie Film Awards, Best Director al Toronto Indie Film Festival, Best Documentary Feature Film al New York Tri-State International Film Festival e Best Director al Delta International Film Festival.

“La sposa nel vento” chiude il ciclo artistico della trilogia che l’autore ha dedicato alla violenza di genere, dopo “Il rosa nudo” (2013), ispirato alla vita di Pierre Seel, deportato in un campo di concentramento all’età di 17 anni poiché schedato come omosessuale e “Bullied to death” (2015), lavoro di denuncia sociale che affronta una tematica particolarmente forte come quella del bullismo omofobico, nello specifico il cyberbullismo. Opere che hanno ottenuto tantissimi premi e un grande successo di critica e pubblico internazionale.

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