Salire sull’autobus senza biglietto significa commettere un illecito amministrativo, con conseguente applicazione di una sanzione. Discorso diverso per chi si rifiuta di scendere: con tale comportamento non si fa altro che ritardare la normale marcia del mezzo, commettendo, quindi, reato. Illecito penale anche per chi inveisce contro il controllore oppure, alla prima fermata, scappa.
Come riporta un sito di informazione e consulenza legale ‘La Legge Per tutti’, è multabile chi viene trovato in autobus senza il biglietto: per estinguerla basta procedere al pagamento, in mancanza del quale non si applicheranno sanzioni accessorie ma l’ente titolare del credito procederà al pignoramento. Salva, ad ogni modo, la “fedina” del viaggiatore senza biglietto, che resta pulita: significa che, anche volendo, non si potrà sapere se una determinata persona, in passato, è stata multata altre volte per lo stesso motivo.
Il controllore può pretendere dal viaggiatore l’esibizione del biglietto. Se egli ne è sprovvisto, deve indicare le sue generalità in modo che possa essere elevata la multa, anche attraverso l’esibizione al controllore che ne ha fatto richiesta dei documenti di identità. Può succedere che il viaggiatore non abbia con sé i documenti: in tal caso, è un suo diritto non esibirli senza che il controllore possa accompagnarlo in caserma, in questura o alla stazione dei carabinieri per l’identificazione (non è, infatti, un agente di Polizia). Può, però, intimargli di scendere e chiamare una pattuglia di carabinieri o di poliziotti per l’identificazione del viaggiatore senza biglietto, a meno che la sanzione non gli venga immediatamente pagata.
Ben più grave la situazione per chi venga trovato senza biglietto sull’autobus e, all’invito da parte del controllore di scendere, si rifiuti di farlo: scatta, in tal caso, l’illecito penale e il soggetto potrebbe essere denunciato per interruzione di pubblico servizio se la marcia dell’autobus viene interrotta per molto tempo per consentire al controllore di completare la procedura di sloggiamento.
Va bene far rispettare le regole ma con un limite: è illecita, infatti, la condotta del controllore che ordina all’autista di chiudere le porte dell’autobus tenendo in ostaggio i soggetti sprovvisti di biglietto, per impedire loro di uscire in attesa dell’arrivo della polizia per il controllo degli estremi anagrafici.
Il controllore è un pubblico ufficiale (come un carabiniere, per intenderci): significa che commette un reato – rischiando anche la reclusione – chi, per evitare di pagare la multa, gli fornisce un nome e cognome falso.