“L’importanza attribuita da un governo regionale alla salute mentale deve necessariamente riflettersi nelle politiche adottate. Data questa premessa, la Regione Sardegna sembra aver trascurato un fatto conclamato come la grave carenza di psicologi che operano nel servizio sanitario pubblico sardo. Mi riferisco al recente concorso, attualmente in fase di svolgimento, indetto da ARES per la copertura di 29 posti di dirigente psicologo. Alla prova preselettiva – fa sapere Desirè Manca (M5s) – hanno partecipato 599 candidati, ma soltanto 300 di questi sono stati ammessi alla prova scritta che si terrà il prossimo 15 novembre”.
“Considerata la grande esigenza di psicologi psicoterapeuti in tutta la Regione Sardegna – prosegue la consigliera – non si comprendono le motivazioni che hanno portato l’Azienda Regionale della Salute (Ares) a limitare ai primi 300 – più gli eventuali ex aequo – il numero dei candidati ammessi alla prova scritta del concorso. Per questo ritengo opportuno che venga adottata ogni iniziativa utile affinché sia ampliato il numero dei candidati convocati alla prova scritta che si terrà tra cinque giorni”.
“La restrizione ai primi 300 candidati – spiega la consigliera – non è contemplata in alcun atto giuridico ma è presente unicamente nel comunicato di convocazione alla prova preselettiva, pertanto sarebbe auspicabile ampliare la forbice degli idonei convocati alla prova scritta del concorso”.
Così la consigliera regionale del Movimento 5 stelle Desirè Manca ha presentato un’interrogazione al Presidente Solinas e all’assessore regionale alla Sanità Doria per sapere quali motivazioni abbiano portato alla scelta di ridurre a 300 il numero dei candidati ammessi alla prova scritta del concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 29 dirigenti psicologi.
“La salute mentale rappresenta una componente fondamentale della salute della persona che non può essere tralasciata in nessun caso, ancor meno quando si considerano pazienti che stanno affrontando cure pesanti sotto l’aspetto fisico e psicologico. La Regione ha il dovere politico di costruire una rete di strutture impegnate nel supporto e nella presa in carico dei pazienti affetti da problemi mentali e di garantire il reclutamento di un numero adeguato di psicologi su tutto il territorio regionale affinché il sistema sanitario possa rispondere in maniera celere ed efficace a tutte le richieste”.