Una stagione cominciata maluccio, ma che sta pian piano rimettendosi sui binari giusti. Si può riassumere così, fino a questo momento, il campionato del Cagliari allenato da Claudio Ranieri. Il tecnico romano, alla guida dei sardi dalla scorsa stagione, ha riportato gli isolani nel calcio che conta dopo 1 solo anno di purgatorio in serie B al termine di una stagione al cardiopalma, con la rete di Pavoletti agli ultimi secondi del play-off contro il Bari al San Nicola, goal che ha appunto sancito il salto di categoria per i rossoblù. Quello tra Ranieri e Cagliari è un legame molto forte: il tecnico romano aveva già allenato gli isolani nel 1988, conquistando la Coppa Italia di Serie C e portando la squadra, in soli 2 anni, dalla Serie C alla Serie A. Con il Cagliari c’è stato anche l’esordio dell’allenatore nel massimo campionato italiano, concludendo la regular season con una meritata salvezza.
In questa stagione il Cagliari deve ottenere la permanenza in Serie A, per quella che potrebbe essere l’ultima avventura in carriera da allenatore per Ranieri come lui stesso ha dichiarato: “Ho deciso che il Cagliari sarà l’ultima squadra che allenerò. Farei un’eccezione soltanto per un nazionale intrigante, e preciso che non mi sto candidando alla panchina azzurra. Questo è il posto giusto per smettere, mi sento di chiudere finalmente un cerchio. Qui, 35 anni fa, è iniziata la mia carriera: era la scommessa della mia vita. Potevo bruciarmi, all’epoca neanche sapevo se avrei fatto l’allenatore. Cominciammo con l’idea di provare a tornare in B nel giro di un paio di d’anni, invece, in quei 2 anni, passammo dalla C alla A. Da allora ho Cagliari dentro”.
L’obiettivo stagionale dunque è chiaro, con la quota salvezza del Cagliari consultabile su Betway Sports per chi crede ancora che Sir Claudio Ranieri possa scrivere una nuova pagina importante del calcio, magari un po’ meno storica rispetto al 2016, quando consegnò il suo nome, quello del Leicester e dei suoi calciatori alla leggenda, vincendo la Premier League: una favola ammirata e “tifata” in tutta Europa, soprattutto in Italia.
Quanto guadagnano i calciatori?
Passando alla rosa del Cagliari, i calciatori mettono in mostra lo stesso spirito e la stessa tenacia del suo allenatore. A dir la verità la società si è mossa in maniera egregia sul mercato, allestendo una buona squadra, con gente esperta, unita a giovani di prospettiva, con un occhio attento al bilancio. Infatti, andando a sbirciare quanto guadagnano i calciatori del Cagliari, scopriamo che gli stipendi lordi totali dei rossoblù per la stagione 2023-2024 sono di 31 milioni di euro. Tra gli atleti, il più pagato è Andrea Petagna che guadagna 1,8 milioni di euro netti all’anno, con un contratto in scadenza nel 2024. Subito dopo di lui c’è Nandez, da anni con la maglia del Cagliari e che guadagna 1,6 milioni di euro netti, con un contratto in scadenza nel 2024; seguono poi Shomurodov, Pereiro e Lapadula.
L’attaccante ex Roma guadagna 1,5 milioni a stagione (scadenza nel 2024), ma non sta dando un grande supporto ai suoi compagni, come anche Pereiro (1,4 milioni a stagione); chi invece purtroppo non sta incidendo come dovrebbe e vorrebbe è Gianluca Lapadula che guadagna 1,1 milioni (scadenza nel 2025) e che paga un infortunio che l’ha tenuto k.o. per qualche tempo. Dunque c’è da registrare un impegno economico comunque importante da parte della società, al netto di un campionato di Serie A che comunque negli ultimi anni risente di una crisi economica importante. Dopo il 2020 le cose non andavano benissimo e quest’anno tra le prime squadre per monte ingaggi troviamo la Juventus, con Inter e Roma a seguire; il Napoli campione d’Italia in carica invece è 6° in questa speciale classifica, chiusa dal Frosinone. Tra i calciatori più pagati della Serie A troviamo Osimhen, che dopo il rinnovo dello scorso dicembre, è diventato il calciatore di Serie A più pagato (10 milioni a stagione), seguito da Vlahovic, Rabiot e Lukaku (7) e poi dagli interisti Lautaro Martinez, Thuram e Chalanoglu a quota 6 milioni a stagione.