Il grande jazz internazionale torna prepotente su alcuni dei principali palcoscenici dell’Isola. Dopo una prima anticipazione targata The Jazz Club Network, sabato 3 febbraio (ore 18), al Teatro Massimo di Cagliari col pianista, compositore e improvvisatore sudafricano Nduduzo Makhathini – accompagnato da una line up composta da Zwelakhe-Duma Bell Le Pere al contrabbasso e Francisco Mela alla batteria – (replica domenica 4 febbraio a Il Vecchio Mulino di Sassari), il secondo attesissimo concerto non inserito nel Circuito del Jazz Club, ma considerato una vera e propria perla per il calibro degli artisti in scena, è quello del Modern Standards Supergroup featuring Ernie Watts, Niels Lan Doky, Felix Pastorius & Harvey Mason, protagonisti di un’unica, imperdibile, data al Teatro Massimo di Cagliari martedì 19 marzo (ore 21).
Un vero poker d’assi, quello del Modern Standards Supergroup che arriva al Massimo per uno strepitoso live organizzato dall’Associazione culturale Il Jazzino. Ideato nel 2022 con Bill Evans al sax in occasione di un tour dal quale è stato tratto un album con riletture e sonorità eclettiche a testimonianza del concetto di modernità espresso dal quartetto (da “Smells Like A Teen Spirit” dei Nirvana a “Black Hole Sun” dei Soundgarden, a “Dancing Barefoot” di Patti Smith e “Jean Pierre” di Miles Davis), oggi la band arriva per la prima volta a Cagliari forte di una formazione straordinaria. Ovvero: Ernie Watts, sax tenore-soprano, due volte vincitore dei Grammy Award, uno dei sassofonisti più versatili e richiesti sia in ambito jazz che rock e pop, apparso in oltre 500 registrazioni, ha suonato in tour coi Rolling Stones e collaborato con Frank Zappa, Carole King, Glenn Frey, Steely Dan, Joe Cocker e un’infinità di altri artisti.
Niels Lan Doky pianista e compositore e produttore danese, vanta innumerevoli collaborazioni con nomi altisonanti del jazz d’oltreoceano, da John Scofield a Pat Metheny, da Joe Henderson a Micheal Brecker. Harvey Mason è il batterista che ha effettuato più registrazioni di tutti i tempi, le sue credenziali riflettono una versatilità sbalorditiva (da Björk, a James Brown, Celine Dion) e tra i suoi lavori jazz più famosi citiamo anche l’album di Herbie Hancock “Headhunters” in cui ha collaborato alla stesura del brano “Chameleon”.
A completare il quartetto, il talentuoso bassista elettrico Felix Pastorius, il figlio della leggenda del basso Jaco Pastorius. Con uno stile originalissimo, Felix Pastorius è oggi un musicista di livello mondiale e virtuoso del basso a pieno titolo. Oltre ad essere il frontman della sua band, gli Hipster Assassins, ha collaborato col gruppo jazz/fusion The Yellowjackets e si è esibito anche con artisti del calibro di Bobby McFerrin, Victor Wooten, Jeff Coffin, David Gilmour.
La primavera jazz porta in Sardegna anche la sassofonista e vocalist Camille Thurman, artista poliedrica di grande bravura, capace di trasformare un concerto in un dialogo vibrante con lo spettatore. Seconda artista protagonista del cartellone The Jazz Club Network firmato da CeDAC, Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna, in collaborazione con l’Associazione culturale Il Jazzino, Camille Thurman è considerata la nuova rising star del jazz al femminile d’oltre oceano.
Nativa di New York, Camille è una musicista di grande talento, compositrice, polistrumentista, cantante e interprete originalissima della tradizione jazz americana. Accompagnata dal suo gruppo, The Darrell Green Quartet (con Camille al sax tenore-voce; Darrell Green alla batteria; Wallace Roney Jr. alla tromba; David Bryant al piano e Paul Beaudry al contrabbasso), suonerà sabato 18 maggio a Il Vecchio Mulino di Sassari (ore 20) e domenica 19 maggio, al Teatro Massimo di Cagliari, (ore 21).
Quelli di Nduduzo Makhathini e Camille Thurman sono dunque i primi due nomi che anticipano il calendario di The Jazz Club Network 2024, un cartellone che a partire dal prossimo autunno porterà sull’Isola un ventaglio di proposte studiate per accontentare i tanti gusti musicali degli spettatori: dalla musica black alla fusion, dal meglio del vocalism internazionale ai ritmi soul e acid jazz d’oltre Manica. Come di consueto,un caleidoscopio di concerti live in grado di intercettare tutte le novità del jazz mondiale classico così come quello del jazz più moderno, col chiaro intento di tornare a fare e ad ascoltare musica dal vivo, creando al contempo emozioni e divertimento.