Prorogata fino al 16 giugno all’Exma la mostra Archimede: le invenzioni che hanno cambiato il mondo

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Cagliari. Il nome di Archimede, geniale inventore e matematico della classicità, è famosissimo. Tutti ne hanno sentito parlare e il suo mito, nato già in epoca romana durante la quale ne è stato celebrato il “divino ingegno”, è alimentato da numerose leggende, che lo vedono brillare tanto per acume, quanto per bizzarria. Sembra infatti che, al grido di “Eureka” (“ho trovato!”), percorresse di corsa le strade di Siracusa e affermasse, tra lo stupore dei suoi contemporanei, di poter sollevare la Terra se gli avessero dato un punto di appoggio. Se la sua fama è notevole, il contenuto delle sue opere e delle sue invenzioni, oggi, non è così conosciuto e spesso i suoi scritti sono appannaggio di pochi specialisti di storia della matematica.

La mostra è organizzata da Orientare srl con il patrocinio del Comune di Cagliari, in collaborazione con Università degli Studi di Cagliari, INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – sede di Cagliari), Cul.tur.ale ETS, Niccolai Firenze e Museo Leonardo di Vinci di Firenze.

Non solo scienza. Da qualche giorno due nuove mostre arricchiscono infatti l’offerta culturale dell’Exma. La Sala della Torretta ospita In luce, personale dell’artista Vincenzo Pattusi, che inaugura un ciclo di mostre che si alterneranno fino a settembre. I suoi lavori sono stati esposti in numerose mostre in Italia e all’estero: dal Man di Nuoro fino a Parigi e Berlino. Nel 2013 è tra gli artisti sardi chiamati a esporre al Museo Masedu di Sassari nell’ambito della 54esima Biennale di Venezia.

Nella Sala della Terrazza è invece allestita Immagini nel tempo, una mostra che espone trentacinque fotografie di grande formato che raccontano la storia del mattatoio, a partire dal progetto di metà ‘800. Il racconto per immagini e testi prende avvio dalla copia del progetto del 1845, le cui tavole originali sono custodite negli archivi comunali, e passa attraverso le immagini più antiche che ritraggono anche il personale al lavoro, fino allo stato di semiabbandono in cui questo monumento versava alla metà degli anni ’80, quando iniziarono i lavori. Il corpo principale di immagini è rappresentato dalle foto scattate dall’impresa Ibba che negli anni ’80 realizzò, su progetto dell’architetto Libero Cecchini, i lavori di restauro, a cui si affiancano prestiti privati e le cronache giornalistiche de L’Unione Sarda e de La Nuova Sardegna che raccontano le giornate inaugurali dell’ottobre del 1993.

Alle tre mostre sarà possibile accedere attraverso il nuovo biglietto unico di 8 € (ridotto di legge 4 € per le persone dai 6 ai 26 anni e per gli over 65, gratuito fino ai 5 anni compresi). Orario di apertura: dal martedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20 / sabato e domenica orario continuato dalle 10 alle 20.

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