Seconda serata, domani (venerdì 6) a Cagliari, per il Karel Music Expo, il festival di musica e cultura resistente ideato e organizzato dalla cooperativa Vox Day, in programma fino a sabato (7 settembre) al Lazzaretto, il centro polifunzionale d’arte e cultura nel quartiere Sant’Elia.
Serata ricca di proposte, come sempre, che si aprirà alle 20.30 con le sonorità alternative di Pink Haus. Attivo dal 2011 prima di adottare nel 2017 questo nome d’arte, il musicista sardo, che si presenta in scena mascherato, ha registrato nel 2018 il suo primo Ep, seguito nel 2020 dall’album “Arpeggios”, che Music.it ha definito “interessantissimo nella sua unicità” con brani dalla struttura e dalle sonorità molto particolari: “tonnellate di synth, delay e riverberi, voci super effettate, canzoni che passano da riff quasi brit rock a paesaggi industrial”. Giusto un anno fa a settembre, Pink Haus ha rilasciato il suo secondo album, “Surrender”, mentre è attualmente al lavoro al terzo che si annuncia con sonorità ancora più sperimentali, ma al contempo familiari, ormai distintive del suo marchio.
Un muro di suono scolpito da chitarre fuzz e bassi pulsanti, dove l’astratto e il definito si fondono tra armonie sinuose, voci eteree ed elettronica: si presenta così il secondo set, che vedrà sul palco il duo Lilies On Mars con il compositore, produttore e sound designer cagliaritano Stefano Guzzetti; un incontro in musica che ha portato alla registrazione di un album di prossima uscita. Formato dalle musiciste e compositrici sarde Lisa Masia e Marina Cristofalo, Lilies On Mars conta cinque dischi all’attivo, tour in Europa e Stati Uniti e numerose collaborazioni, tra cui quelle con Franco Battiato e, più di recente, con il griot maliano Baba Sissoko. Autore di colonne sonore per il cinema, e non solo (ha lavorato, tra gli altri, per Dolce & Gabbana e l’editrice Einaudi per i trailer di diversi libri), nel corso degli anni Stefano Guzzetti ha ottenuto oltre 32 milioni di play su tutte le piattaforme di streaming e fatto tournée negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone. La sua vasta discografia spazia da album in piano solo ad altri per ensemble; nella compilation “Fleurs” spicca la partecipazione della cantante Lisa Gerrard dei Dead Can Dance.
Il terzo e ultimo live della serata vede sul palco una delle formazioni più originali e interessanti emerse negli ultimi anni dalla scena nazionale, gli I Hate My Village, sotto la cui insegna si riconoscono quattro volti noti della musica indipendente italiana; quattro personalità eclettiche e differenti ma capaci di completarsi e fondersi tra loro, di lasciarsi contaminare e di andare oltre ogni etichetta nell’abbraccio tra l’elettronica, le sonorità del desert blues, del rock e i ritmi sincopati delle percussioni africane. Il progetto nasce nel 2018 dall’incontro tra il batterista Fabio Rondanini (Calibro 35, Afterhours) e il chitarrista Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion e molti altri): accomunati dall’amore per la musica africana (entrambi erano in tour con Bombino e Rokia Traoré) e curiosi di evolverne le sonorità, i due hanno cominciato a provare insieme e ad appuntare le idee per poi registrare con il produttore Marco Fasolo (Jennifer Gentle), coinvolgendo in un secondo momento anche Alberto Ferrari (Verdena) alla voce. Nasce così un suono nuovo, unico nel panorama italiano, che prende forma nell’omonimo album d’esordio, “I Hate My Village”, del 2019 (pubblicato da La Tempesta International), accolto con entusiasmo dalla stampa e dal pubblico, come dimostrano le numerose ristampe e il grande successo del lungo tour che ha porta il gruppo a calcare palcoscenici di tutta la penisola. Sempre nel 2019 esce l’Ep “I Hate My Bonus Track”, con tre brani nuovi e una versione live del singolo “Tony Hawk of Ghana”. Ancora un Ep, “Gibbone”, nel 2021, mentre è dello scorso maggio il nuovo album “Nevermind The Tempo”(per la Locomotiv Records), anticipato nei mesi precedenti dai singoli “Water Tanks” e “Artiminime”.
Al termine del concerto degli I Hate My Village, la musica nella seconda serata del Karel Music Expo continuerà con le selezioni musicali di Valentino Murru e di Occasional Travelmate (Mike Marchesan); batterista e membro fondatore della band cagliaritana Antennah, il primo è di recente artefice di un nuovo progetto di matrice elettronica, pop, ambient, dance e techno: Black Solanas. Un passato da DJ radiofonico, animatore della clubnight Excuse Me, il secondo seleziona elettronica anaffettiva e remix emozionali nei vari angoli del globo che ha il privilegio di visitare: Londra, Parigi, Madrid, Hong Kong, Tokyo, Shanghai e New York, dove Occasional Travelmate ha avuto di recente l’opportunità di selezionare i brani per l’apertura della mostra di Keith Haring alla Guy Hepner Gallery. Come sempre, oltre alla musica, sono diverse le proposte offerte dal Karel Music Expo al suo pubblico. Gli spettatori del festival possono visitare gratuitamente le due mostre allestite al Lazzaretto: “Memoriae”, una collettiva di opere della Fondazione Bartoli Felter, curata da Alessandra Menesini,che si ispira al concetto latino di memoriae, affidando agli artisti il ruolo di custodi e trasmissori di memoria di esperienze personali; allestita dalla Cooperativa Sant’Elia 2003, “Lazzaretto Ieri e Oggi” è invece l’esposizione permanente che racconta la storia del monumento e la memoria del luogo, coniugando le nuove tecnologie e forme espressive dell’arte, tra video, grafica, pannelli didattici, racconto e graphic novel.
Anche questa edizione del Karel Music Expo promuove la sostenibilità ambientale con diverse iniziative: KME IN BICI premia chi arriva al festival in bicicletta mettendo a disposizione la rastrelliera del Lazzaretto; il pubblico può inoltre utilizzare gratuitamente le biciclette di LazzaRentBike, progetto nato all’interno del Lazzaretto con l’obiettivo di restituire la periferia al centro della città, creando nuove sinergie tra cultura e natura, e offrendo uno scorcio del golfo di Cagliari che solo dal quartiere di Sant’Elia può essere ammirato. KME Eco incentiva invece la riduzione e la differenziazione dei rifiuti con l’utilizzo di posate, stoviglie e bicchieri cento per cento riciclabili, la sistemazione di contenitori per la raccolta differenziata e l’utilizzo di impianti a led a basso consumo per l’alimentazione delle luci dei concerti.
Immancabile anche lo spazio dedicato alle degustazioni dei prodotti del territorio, con i menù proposti dalla cucina multietnica della Stazione di Transito, un progetto di rigenerazione urbana per il quartiere cagliaritano di San Benedetto, ideato da Carovana SMI I biglietti per il festival si possono acquistare in prevendita su Vivaticket: il prezzo per la serata di domani è di 25 euro, cui vanno aggiunti i diritti di prevendita. Acquistato al botteghino la sera del concerto, il biglietto costa invece 30 euro (ridotto a 24 euro per i possessori di carta giovani Sardegna). Anche quest’anno è possibile acquistare un menù degustazione multietnico a cura di Carovana SMI / Stazione di Transito: selezionando l’opzione “con degustazione” e aggiungendo 15 euro sul prezzo del biglietto, si potrà scegliere tra il menù classico e il vegetariano.
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