“Abbattere del 50% la povertà tra chi ha più di 50 anni”, istituendo un reddito minimo da 500 euro per gli over 55. Per finanziarlo l’Istituto avanza l’ipotesi di prelievi sui pensionati d’oro, circa 250 mila persone, e il blocco di sostegni assistenziali per le famiglie più ricche, oltre mezzo milione di teste. È questo il piano dell’Inps di Boeri che non piace al Governo. Una proposta in 16 articoli dal titolo “Non per cassa ma per equità”. Reddito minimo Tra le proposte consegnate al Governo c’è la previsione di un reddito minimo per un costo di circa 1,1 miliardi di euro e una platea di possibili beneficiari di 567.000 persone. Buona parte delle risorse arriverebbero dal blocco dei trasferimenti assistenziali a chi ha un reddito equivalente lordo sopra i 32 mila euro. Per finanziare invece le uscite anticipare, a partire dai 63 anni, viene proposto il ricalcolo con il contributivo delle pensioni più alte, oltre i 5 mila euro al mese e un congelamento degli importi per quelle oltre i 3.500. Troppo bello per essere vero.La bocciatura del Governo è arrivata ancoro prima della pubblicazione delle proposte nel sito dell’Inps. Si tratta di idee che dal ministero del Lavoro fanno sapere che vengono giudicate “utili” alla discussione, ma su cui si è deciso di “rinviare” anche perché ci sono misure “che mettono le mani nel portafoglio a milioni di pensionati, con costi sociali non indifferenti e non equi” E per evitare ciò, “servono risorse” che “ora non ci sono”. Il presidente del Consiglio ha definito “un errore” fare tagli sulle pensioni. E ha spiegato: “Alcuni correttivi proposti dall’Inps di Tito Boeri avevano un valore di equità: si sarebbe chiesto un contributo a chi ha avuto più di quanto versato. E si è più utile finanziare le esercitazioni Nato Trident Juncture, spendere le risorse per sovvenzionare le rivoluzioni colorate e buttando soldi per sostenere regimi totalitari e fascisti nell’est Europa e in Medio Oriente con quali risultati? Riversare milioni di profughi in Italia e nel resto dell’Europa. L’Italia che fa? Sovvenziona la Nato nella più grande esercitazione degli ultimi dieci anni imitando una guerra contro la Russia. Per queste cose le risorse si trovano sempre ma non per chi a 55 anni perde il lavoro e non può più comprare un tozzo di pane per vivere.
Giorgio Lecis
Fonte: www.sardegnareporter.it