Sbarchi, ecco il piano del governo: inviare gli immigrati nei Comuni più piccoli

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paga-immigrati-620x413I Comuni che aderiranno al piano avranno benefici economici e potranno assumere personale per gestire l’integrazione.

Gli sbarchi continuano senza sosta, i centri di prima accoglienza sono al collasso e il governo si accorge che il sistema non funziona.

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha messo a punto un nuovo piano per gestire l’imponente flusso di immigrati che arrivano in Italia. I richiedenti asilo verranno distribuiti su tutto il territorio del Paese con una media di due o tre per ogni mille abitanti. Per placare l’ira dei Comunio il Viminale è pronto ainondare di soldi le casse degli enti locali.

Il piano, messo a punto da Alfano e anticipato oggi dalla Stampa, prevede “anche attraverso un allentamento del patto di Stabilità” una accelerazione sul Sistema di protezione perrichiedenti asilo e rifugiati (Sprar) che, per il momento, si attiva esclusivamente su base volontaria. In linea generale, gli immigrati verranno distribuiti su tutto il territorio nazionale. Due o tre extracomunitari ogni mille residenti. Per le grandi città, però, Alfano sta già cercando correttivi per alleviare i centri già al collasso e “puntare sui piccoli centri più desertificati”. Per invogliare i paesini più piccoli a riempirsi di immigrati il Viminale sta pensando a una serie di “sconti”. Tra questi c’è, in primis, la deroga al divieto di assunzioni. I Comuni che aderiranno allo Sprar potranno assumere nuovi dipendenti pubblici che verranno impiegati esclusivamente “nei progetti di assistenza e integrazione dei migranti e richiedenti asilo”.

Il piano di Alfano prevede anche incentivi di carattere economico. Nelle casse comunali arriveranno 50 centesimi a migrante a titolo di spese generali. “La quota – si legge sulla Stampa – verrà detratta dai 2,50 euro attualmente previsti quotidianamente per le spese spicciole (il cosiddetto pocket money o argent de poche) dei profughi. Finora ai Comuni che partecipano allo Sprar non vengono elargite somme per spese generali a fondo perduto, ma solo quelle relative alle spese sostenute per il progetto di accoglienza di strutture ad hoc o appartamenti”. Non solo. I Comuni che aderiranno allo Sprar saranno esonerati dagli interventi dei prefetti che possono inviare gli immigrati dove vogliono e senza chiedere il permesso alla città che li deve accogliere.

Sergio Rame

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