l Conservatorio “Luigi Canepa” di Sassari dedica tre giorni di musica e studi al compositore Luigi Nono nel centenario della nascita. Dal 28 al 30 novembre sono in programma un convegno, una masterclass e un concerto nel nome dell’intellettuale veneziano, inseriti nell’ottava edizione della rassegna di musica contemporanea Musicanova e in collaborazione con l’Associazione musicale Laborintus. Ospite delle tre giornate sarà il flautista Roberto Fabbriciani, già collaboratore di Luigi Nono e memoria vivente del lavoro del compositore.
Giovedì 28 novembre alle 11 nella sala Guarino è in programma la giornata di studi dal tema “Giacinto Scelsi, Luigi Nono, Franco Oppo e la diffusione della nuova musica in Sardegna”. Il convegno, ideato dal docente Angelo Pinto e organizzato insieme al vicedirettore del Canepa Gian Carlo Grandi, indagherà sui rapporti tra i tre compositori e in particolare sul contributo che il sardo Franco Oppo diede alle fortune di Nono e Scelsi nell’isola. Molti i relatori che si alterneranno nelle due sessioni del convegno: Antonio Marongiu del Conservatorio di Sassari e Consuelo Giglio del Conservatorio di Palermo, il compositore Antonio Doro, Giada Viviani dell’Università di Genova, Gian Carlo Grandi e Pietro Dossena del Conservatorio di Sassari, e ancora Angelo Pinto del Gustav Mahler Research Centre dell’Università di Innsbruck, Franco Sciannameo della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Alessandra Montali del Conservatorio Puccini di La Spezia e il flautista Roberto Fabbriciani. L’ingresso al convegno è libero. Su proposta e ideazione di Gian Carlo Grandi seguono al convegno una masterclass, un concerto ed un concorso di composizione.
Sarà proprio Roberto Fabbriciani, venerdì 29 novembre dalle 10 alle 13, a tenere ancora in sala Guarino la masterclass “Le tecniche estese del flauto contemporaneo”. La masterclass è rivolta in particolare agli studenti di Flauto del Conservatorio e del Liceo Musicale “Azuni” di Sassari, ma è aperta anche a uditori interni ed esterni.
Sabato 30 novembre alle 18,45 sarà la sala Sassu del Canepa a ospitare il concerto “Con Luigi Nono”, nel segno di una personalità fondamentale del Novecento non solo in ambito musicale. In programma l’esecuzione dell’opera Das atmende Klarsein, scritta da Nono tra il 1981 e il 1983 per piccolo coro, flauto basso, nastro magnetico e live electronics. Parteciperanno Roberto Fabbriciani al flauto, il Coro da camera del Conservatorio preparato da Clara Antoniciello, Walter Cianciusi e Riccardo Sarti al live electronics diretti da Fabio Conocchiella. L’esecuzione sarà preceduta dai tre brani selezionati per il concorso di composizione e live electronics bandito per l’occasione dal Dipartimento di Teoria, analisi, composizione e direzione del Conservatorio: Fratelli Cervi 22 di Roberto Maria Desiato e Carlo Ibba, L’origine astrale del linguaggio di Marco Lizzeri e Il ramoscello di ulivo non deve cadere di Dario Sanna. Il concorso, riservato agli allievi del Canepa, è finalizzato all’interazione tra compositori, flautisti e interpreti di nuove tecnologie, nel segno dell’impegno sociale di Nono e alla divulgazione delle sue opere. L’autore considerava infatti la musica come “una testimonianza degli uomini che affrontano coscientemente il processo storico”. Concepiva quindi l’arte non come un “gioco” estetico fine a sé stesso ma come un elemento fortemente connesso alla realtà, alla storia, all’impegno civile. Per recuperare lo spirito del compositore, in un momento storico in cui è necessario un nuovo impegno sociale dell’arte, il concorso propone modalità noniane di interazione e di ricerca fra compositori e interpreti, con un organico che prevede, oltre alla voce che recita un breve testo su un tema di attualità, flauto e live electronics.
Nel prossimo febbraio le celebrazioni del Conservatorio di Sassari in onore di Luigi Nono si completeranno con il seminario “Carta canta”, curato dalla direttrice della Biblioteca del Canepa Marilde Cavuto, sul confronto tra la Fondazione Archivio Luigi Nono di Venezia e il Fondo Berio della Paul Sacher Stiftung di Basilea, con Claudia Vincis e Angela Ida de Benedictis.