“Confini”, la mostra di Enrica Sirigu: Sirigudiscriminazioni di genere e delle molestie sui luoghi di lavoro

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Sabato 18 gennaio, alle 18.30, allo Spazio e Movimento di via Napoli, verrà inaugurata Confini, l’installazione audiovisiva realizzata da Enrica Sirigu e curata da Ivana Salis e Barbara Catte, atto finale di un progetto di arte partecipativa sulle tematiche delle discriminazioni di genere e delle molestie sui luoghi di lavoro. Il progetto dell’artista cagliaritana è inserito tra gli eventi della terza edizione di Cagliari Urbanfest ‐ Generazioni Metropolitane, il festival di Street Art e Arti Visive ideato e organizzato da Asteras.

Sviluppato attraverso la rielaborazione simbolica di numerose testimonianze dirette, raccolte nel corso del 2024, il progetto artistico si focalizza sul concetto di confine personale inteso come limite materiale, emotivo, relazionale, spesso violato nell’ambito lavorativo fino a generare effetti psicologici, fisici e sociali negativi.

“Come nella più consolidata pratica performativa – scrive la curatrice Ivana Salis nel testo critico – l’artista si trasforma in medium e usa il proprio corpo come strumento e segno, veicolo della conoscenza che l’arte manifesta. Così i confini sono tracciati da una figura che si moltiplica e sovrappone nell’incarnazione delle molte voci che le danno forma, immagine, essenza. I segni dei confini sono tanti, si confondono nei colori e nelle direzioni sino a ricomporre l’unità, raggiunta solo tramite la condivisione, la partecipazione e il riflesso delle donne che si sono fatte specchio le une delle altre.”

All’inaugurazione saranno presenti l’artista Enrica Sirigu, la curatrice Ivana Salis,  e la fondatrice di Spazio e Movimento, l’artista Marilena Pitturru. La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al prossimo 1 febbraio.

Enrica Sirigu (Cagliari, 1984) è un’artista multidisciplinare. Dopo una lunga carriera concertistica e di studio nell’ambito delle esecuzioni storicamente informate decide di intraprendere un nuovo percorso artistico, lasciando il suono come elemento cardine di ricerca ma utilizzando anche altri media artistici che le permettano di indagare la società e le sue problematiche. La sua arte vuole smuovere le coscienze, vuole parlare di argomenti a volte scomodi, a volte poco dibattuti e farsi portavoce di situazioni difficili o in ombra. Spesso i suoi lavori nascono da azioni partecipate durante le quali la comunità è invitata ad interagire e a donare input per la riuscita dell’opera finale. Negli ultimi anni la sua ricerca si è concentrata principalmente nella relazione tra suono e immagine dando vita a opere audiovisuali esposte in Italia, Spagna, Albania, Colombia, Brasile, Francia.

Per info: www.associazioneasteras.it/cagliari-urbanfest /  –  www.facebook.com/CagliariUrbanfest – www.facebook.com/spazioemovimento

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