Chi si diverte ad avvelenare i gatti d’ora in poi dormirà sogni meno tranquilli. Alcuni proprietari dei felini hanno infatti deciso di dotare il proprio gatto di microchip Gps che non è altro che un piccolo dispositivo che viene inserito sottocute all’animale perchè possa essere sempre individuato.
Come viene inserito il microchip
È soltanto il veterinario iscritto all’Ordine professionale che può mettere il microchip al gatto. Eventuali altri operatori che si offrono di inserire il microchip, come allevatori ad esempio, non sono autorizzati a questa pratica. La procedura è la stessa che normalmente avviene con il cane. Premesso che è solo il veterinario ad inserirlo, non è un’operazione dolorosa per il gatto. Si tratta comunque di un semplice intervento medico che in genere non richiede la sedazione del gatto. Il microchip una volta inserito non provoca alcuna reazione allergica nè fastidio all’animale. Si tratta di una iniezione nella sottocute del collo del gatto e costa quanto una normale visita veterinaria.
La nuova generazione di Microchip GPS, è in grado di localizzare in ogni istante l’animale, e inviare direttamente sullo smartphone, tablet o PC la sua posizione in modo che possa essere raggiunto.
Attraverso l’App dedicata sarà possibile monitorare l’animale così da sapere sempre dove si trova, sfruttando anche le funzionalità di recinto virtuale (geofence), il proprietario verrà allertato appena il suo amico a quattro zampe lascia la sua area sicura
Inoltre il nuovo microchip ha l’Activity Tracker che permette di monitorare in tempo reale e registrare tutti i parametri di movimento dell’animale e fornire tutte le informazioni necessarie per il suo benessere.
Questa tecnologia permetterà grazie al monitoraggio degli spostamenti di circoscrivere e individuare il luogo esatto dell’avvelenamento e faciliterà notevolmente la ricerca del colpevole