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Sassari. Salvatore Porcu, 57 anni, dipendente del Banco di Sardegna, è stato riconfermato segretario generale della First (settore bancario, assicurativo, esattoriale, Autorithies) Cisl di Sassari. È stato eletto nel corso del congresso territoriale che ha discusso, anche, delle sfide più urgenti e delle prospettive future in un momento di profonda trasformazione del panorama finanziario: digitalizzazione dei servizi bancari e l’impatto delle nuove tecnologie sul lavoro degli operatori del settore; tutela dei lavoratori in un contesto di ristrutturazioni aziendali e fusioni tra istituti di credito; politiche di inclusione finanziaria e il ruolo delle banche nel sostenere le fasce più vulnerabili della popolazione; criticità nel settore assicurativo e esattoriale.
Porcu, dirigente sindacale da oltre dieci anni e da sempre impegnato nella difesa dei diritti dei lavoratori del settore, sarà affiancato in segreteria da Franca Fancellu (Bibanca) e Nino Nali(Unicredit). “Il settore bancario e finanziario – ha detto il neo segretario nel suo intervento – sta vivendo una fase di profonda trasformazione, che richiede risposte immediate e lungimiranti; noi di First Cisl continueremo a lottare insieme per difendere e tutelare i diritti di lavoratrici e lavoratori, ovunque e sempre.” Per Ettore Erriquez, segretario generale First Cisl Sardegna e presidente del congresso, “la conferma di Salvatore Porcu alla guida della federazione territoriale di Sassari rappresenta una garanzia di continuità e di impegno per la tutela dei diritti dei lavoratori e lavoratrici e per uno sviluppo del settore più giusto e sostenibile, in un contesto regionale sinergico più ampio e finalizzato a un rilancio economico, anche attraverso un sistema di credito locale, polo di attrazione e sviluppo che stimoli le migliori energie; uniti e consapevoli, come recita lo slogan dei congressi First Cisl in tutta la Sardegna”.
Ha concluso i lavori Sergio Mura, segretario generale della CISL di Sassari, secondo il quale “il sindacato a Sassari è impegnao su diversi fronti vertenziali nel territorio, ma questo non può ritardare l’apertura di un nuovo fronte, quello del credito, visto il pericolo che corrono i presidi creditizi nel mezzo delle trasformazioni che le banche e le assicurazioni stanno portando avanti”.
