Arst. “Nessuno stop, solo una pausa tecnica per ripartire più forti di prima, il Trenino Verde non chiude, anzi riparte con un progetto ambizioso di sviluppo che punta a superare i 100.000 Km all’anno e a quintuplicare i 90.000 viaggiatori che rappresentano il record di traffico della fine degli anni novanta” è la risposta di Chicco Porcu Amministratore Unico di ARST alle dichiarazioni dell’On.le Mauro Pili “la norma nazionale che peraltro l’On.le Pili ha giustamente votato e punta a salvare dal definitivo abbandono e smantellamento la ferrovie storiche come la rete di 437 Km del Trenino Verde a patto però, continua l’Amministratore dell’ARST “di garantire, sotto il controllo dell’Agenzia nazionale ANSF, standard di sicurezza sempre più elevati. Questa è una sfida che siamo assolutamente pronti a cogliere”.
“Per questo motivo” ricorda l’ing. Porcu “abbiamo scritto una lettera ai Comitati del Trenino Verde, che forse non è stata letta per intero, spiegando che ci siamo prontamente mossi sia con il Ministero dei Trasporti sia con ANSF per chiarire la piena titolarità di ARST a gestire le linee turistiche e la risposta è stata assolutamente positiva per questo” continua l’Amministratore di ARST citando altre parti della lettera “abbiamo già pronto un calendario d’esercizio a partire dal 25 aprile e fino alla fine di novembre”.
L’Amministratore Unico di ARST ricorda che la Regione investe ogni anno 5 milioni di Euro sulla rete ferroviaria turistica e che “grazie alla sensibilità del Presidente Pigliaru e dell’Assessore Careddu ulteriori 6 milioni di euro sono stati messi a disposizione da gennaio per interventi straordinari sulle travate metalliche questi lavori” spiega Porcu “consentiranno di riaprire entro l’anno tutte i 437 Km delle linee del Trenino Verde: la Tempio-Palau, la Macomer-Bosa, la Mandas-Sorgono e la Mandas-Arbatax”
Ma l’Amministratore di ARST ricorda che le buone notizie non finiscono qui “d’accordo con l’Assessore dei Trasposti abbiamo presentato alla Presidenza della Regione un piano pluriennale di sviluppo con investimenti superiori ai 200 milioni di Euro l’obiettivo” conclude Porcu “è di superare entro pochi anni i 500mila viaggiatori all’anno per far diventare, sempre più, il Trenino verde uno strumento concreto di sviluppo territoriale grazie al collegamento tra il turismo sulle coste e i tesori culturali e paesaggistici dell’interno”