Le Fiamme Gialle della Tenenza di Arbatax hanno eseguito un decreto di confisca,
emesso dal Tribunale di Lanusei, nei confronti di un imprenditore evasore fiscale “seriale”,
ritenuto persona “socialmente pericolosa” e che, sebbene ufficialmente nullatenente,
aveva a disposizione un patrimonio milionario.
Il risultato, già rilevante per dimensione, assume maggiore rilevanza se si considera che si
tratta di uno dei primi casi di “confisca” sul territorio sardo a seguito di applicazione di
misure di prevenzione patrimoniali, ai sensi della normativa antimafia, nei confronti di un
evasore fiscale.
Le indagini, iniziate oltre 3 anni fa e conclusesi in parte nel 2015, hanno evidenziato, sotto
il profilo soggettivo, il coinvolgimento dell’imprenditore, durante un arco temporale di oltre
venti anni, in una serie di attività illecite connotate dall’attinenza all’ambito dei crimini
economico–finanziari.
La ricostruzione, ottenuta anche grazie a scrupolosi e complessi accertamenti patrimoniali,
estesi al nucleo familiare, hanno permesso di rilevare un valore nettamente sproporzionato
tra i redditi dichiarati, l’attività svolta e gli arricchimenti patrimoniali dell’indagato.
All’esito delle indagini, il Tribunale di Lanusei ha disposto la confisca di beni immobili,
mobili e disponibilità finanziarie per complessivi 4.500.000 euro già posti sotto sequestro nel
Giugno 2015 su iniziativa della Procura della Repubblica ogliastrina e consistenti in 9
immobili, 1 struttura alberghiera, 1 terreno, 12 autoveicoli, e quote sociali conti correnti
riconducibili all’indagato, al quale oltre alla confisca dei beni, è stata applicata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di Tortolì
per la durata di tre anni.
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