Il colloquio al Quirinale tra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e Carlo Cottarelli sullo stato dei lavori per la formazione del nuovo esecutivo riprenderà domani mattina. Oggi alle 16.30 il presidente del Consiglio incaricato è salito al Colle dove avrebbe dovuto sciogliere la riserva e presentare la lista dei ministri e invece ha lasciato il Quirinale dopo un colloquio con il Mattarella senza rilasciare alcuna dichiarazione e, si apprende, tornerà al Colle domani mattina. È stata una dura giornata di lavoro per Cottarelli, giunto di buon’ora a Montecitorio nell’ufficio allestito al primo piano, per preparare la sua squadra: un esecutivo snello e con pochi ministri, si diceva. Tutto rinviato. Arrivando alla Camera in serata, lo stesso presidente del Consiglio incaricato ha detto: “Stiamo approfondendo alcune questioni sulla lista dei ministri, ma non ci vorrà molto”. Nessuno ha parlato di rinuncia del presidente del Consiglio incaricato Carlo Cottarelli. Fonti del Quirinale precisano che il rinvio dello scioglimento della riserva è legato solo al bisogno di più tempo per approfondire alcuni nodi legati alla lista dei ministri. Nel corso dell’incontro al Quirinale, il presidente del consiglio incaricato ha quindi fatto il punto della situazione con il capo dello Stato. Ma nel frattempo aumenta la convergenza tra le forze politiche per votare entro luglio. L’ipotesi riguarderebbe il voto per il 29 luglio. Il Pd, Movimento 5 stelle e Lega chiedono di tornare al voto “il prima possibile, già a luglio”. La richiesta è stata avanzata ufficialmente nell’Aula del Senato. La Borsa di Milano ha chiuso in calo con il Ftse Mib che cede il 2,65% a 21.350 punti. Sulla seduta hanno pesato le incertezze del quadro politico italiano dopo l’incontro tra il premier incaricato, Carlo Cottarelli, ed il capo dello stato, Sergio Mattarella, e la notizia che si rivedranno domani. Lo spread (il differenziale tra Btp e Bund decennali) è schizzato a 300 punti base.
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