Scarperia (Firenze). Omicidio a Scarperia, in Mugello. Niccolò Patriarchi, 34 anni, ha ucciso il figlio Michele di appena un anno. La furia omicida dell’uomo sarebbe esplosa, intorno alle 20, durante una lite con la compagna Annalisa Landi, 30 anni, rimasta gravemente ferita durante la colluttazione. Alla scena agghiacciante ha assistito l’altra figlia della coppia di 7 anni che ha rischiato la vita ma fortunatamente non è rimasta ferita. Infatti, secondo quanto appreso, l’uomo avrebbe cercato di colpire anche la bambina che sarebbe stata salvata dalla madre che si messa nel mezzo facendole da scudo con il proprio corpo. La tragedia si è consumata all’ora di cena in una casa, isolata, distante circa 600 metri dal centro della frazione di Sant’Agata, nel comune di Scarperia.
L’allarme ai carabinieri lo avrebbe dato la nonna del bimbo, che ha chiamato il 112. I militari, arrivati subito sul posto, si sono trovati davanti a una scena raccapricciante con il piccolo e la madre in un lago di sangue. Immobile, in evidente stato di shock, con la camicia ricoperta di sangue hanno trovato anche il 34enne che è stato fermato non opponendo resistenza. I sanitari arrivati sul posto hanno provato disperatamente a rianimare il piccolo Michele, le manovre sono continuate anche nell’ambulanza con la quale è stato trasportato al pronto soccorso dove, però, è arrivato senza vita. Il coltello usato da Patriarchi per colpire il figlio e la donna è stato poi ritrovato nel giardino. I motivi scatenanti del raptus, e della lite che lo ha preceduto e che ha portato all’ennesima tragedia familiare, li ricostruiranno i carabinieri della compagnia di Borgo San Lorenzo, con l’aiuto del reparto della sezione scientifica, coordinati dal pm di turno Fabio Di Vizio arrivato poco dopo nell’abitazione. L’uomo è stato arrestato.
Entrambi i genitori del bambino erano già conosciuti alle forze dell’ordine, anche se non sono ancora chiari i loro precedenti.