Aquarius. Scarico rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, scaricati in maniera indifferenziata nei porti italiani come se fossero rifiuti urbani: è l’accusa nei confronti della Ong Medici Senza Frontiere e di due agenti marittimi che ha fatto scattare il sequestro preventivo dell’Aquarius (attualmente nel porto di Marsiglia) e di 460mila euro.
Scabbia, Hiv, meningite, sifilide e infezioni del tratto respiratorio come la tubercolosi. A bordo delle navi “Aquarius” e “Vos Prudence” l’allerta era massima. Tanto che i S.A.R. Report Rescues sulle condizioni sanitarie degli immigrati assistiti dai volontari della Ong avevano messo nero su bianco i rischi di “trasmissione di virus o agenti patogeni contratti durante il viaggio”. Eppure, ben sapendo della pericolosità degli indumenti indossati dagli stranieri e dei rifiuti sanitari, gli indagati se ne infischiavano e li riversavano in Italia, buttandoli dove capitava nei porti di primo approdo
L’indagine di Guardia di Finanza e Polizia, coordinata dalla Procura di Catania, avrebbe accertato uno smaltimento illecito in 44 occasioni per un totale di 24 mila kg di rifiuti. Tecnicamente il decreto di sequestro non è stato ancora notificato. Lo spiegano fonti investigative catanesi. Dunque la nave non è stata ancora sequestrata. Le stesse fonti investigative hanno spiegato che la notifica, e quindi l’esecuzione del provvedimento, avverranno nel momento in cui la nave solchera’ le acque italiane o attraccherà in un porto della Penisola. L’accusa nei confronti di Msf, considerata dagli inquirenti “produttrice” dei rifiuti al centro del traffico illecito, riguarda sia la Aquarius, per il periodo da gennaio 2017 a maggio 2018, sia la Vos Prudence, la nave utilizzata dalla Ong tra marzo 2017 a luglio 2017. Per questo nel registro degli indagati – con l’accusa di ‘attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti – sono finiti, oltre ad alcuni membri dell’organizzazione, anche il Centro operativo di Amsterdam che gestiva l’Aquarius e il Centro operativo di Bruxelles, che invece ha gestito e finanziato le missioni di soccorso della Vos Prudence. I due Centri hanno personalità giuridica e autonomia organizzativa e rispondono in base al decreto legislativo 231/2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti.
Dopo due anni di indagini giudiziarie, ostacoli burocratici, infamanti e mai confermate accuse di collusione con i trafficanti di uomini, ora veniamo accusati di far parte di un’organizzazione criminale finalizzata al traffico di rifiuti. È l’estremo, inquietante tentativo di fermare a qualunque costo la nostra attività di ricerca e soccorso in mare”. Lo ha dichiarato Karline Kleijer, responsabile delle emergenze per MSF sul sequestro della nave Aquarius.”Il provvedimento di sequestro della Aquarius, che comprende anche alcuni nostri conti bancari, deriva da una lunga indagine della Procura di Catania sullo smaltimento dei rifiuti di bordo, con particolare riferimento ai vestiti dei migranti soccorsi, agli scarti alimentari e ai rifiuti delle nostre attività mediche. Ma tutte le nostre operazioni in porto, compresa la gestione dei rifiuti, hanno sempre seguito procedure standard. Le autorità competenti non hanno contestato queste procedure né individuato alcun rischio per la salute pubblica da quando MSF ha avviato le attività in mare nel 2015″, si legge nella nota. “Sorpresi e indignati per accusa singolare” “Siamo assolutamente sorpresi e indignati. Si accusa Medici Senza Frontiere che da cinquant’anni salva vite in 72 paesi del mondo, che ha ricevuto un Nobel per la pace, di avere messo in piedi un’organizzazione criminale finalizzata al traffico illecito di rifiuti”, dichiara in conferenza stampa Gabriele Eminente, direttore generale di Medici Senza Frontiere. “In questi tre anni abbiamo salvato circa 80mila persone, come lo stadio di San Siro strapieno”.
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