Oggi in Ogliastra, nelle terre pubbliche dei Comuni di Villagrande Strisaili e di Talana, sono stati abbattuti 146 maiali al pascolo brado illegale, non registrati all’anagrafe animale, di ignota proprietà e mai sottoposti ai dovuti controlli sanitari: 96 capi sono stati depopolati a Talana e 50 a Villagrande. Questi dati comunicati dall’Unità di Progetto (UdP) per l’eradicazione della Peste suina africana (PSA) in Sardegna.
Le attività, condotte in stretta collaborazione con la Prefettura e la Questura di Nuoro, si sono svolte dal mattino fino al tardo pomeriggio anche in luoghi particolarmente inaccessibili. Negli interventi sono state impiegate quattro squadre composte dai servizi veterinari dell’Azienda Tutela della Salute (ATS) e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS), dagli uomini del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale, dal personale dell’Agenzia Forestas.
L’UdP. “I branchi di maiali allo stato brado illegale, principale serbatoio del virus della PSA, sono sempre meno presenti e più piccoli in termini di consistenza numerica. Questa nuova condizione rende più complesse le attività di individuazione, cattura e abbattimento degli animali”. Lo ha detto il responsabile dell’UdP e direttore generale della presidenza della Regione, Alessandro De Martini, che ha poi aggiunto: “Tuttavia, nelle prossime settimane e mesi, continueremo con grande determinazione con i depopolamenti fino a quando non libereremo i pochi territori ancora coinvolti da queste pratiche illegali di gestione degli animali, che nulla hanno a che vedere con il loro benessere. I risultati emersi in queste ultime settimane, a seguito delle numerose analisi di laboratorio sui bradi, sui cinghiali e sui domestici, ci dicono che la malattia è in forte regressione e che quindi la strada intrapresa dall’UdP, nell’abbattimento dei capi bradi, è quella giusta per raggiungere l’obiettivo dell’eradicazione della PSA. Manca davvero poco per tagliare questo traguardo che permetterà di liberare tutta l’isola dall’embargo sulla vendita delle carni fuori regione. “Mai come oggi – ha concluso De Martini – siamo stati così vicini dallo sconfiggere definitivamente questo virus che ha ridotto il comparto suinicolo isolano ai suoi minimi termini produttivi limitando lo sviluppo e la creazione di nuovi posti di lavoro, soprattutto nelle aree rurali della Sardegna”.