Cagliari. La doppia preferenza di genere è una conquista delle donne sarde, per favorire l’elezione di un numero maggiore di donne in Consiglio Regionale. L’associazione Coordinamento 3 chiede, che non venga sprecata e strumentalizzata ma soprattutto vanificata, vista la confusione che c’è in giro. L’Associazione Coordinamento 3 – Donne di Sardegna sollecita il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, a mettere in campo una adeguata e capillare campagna istituzionale per informare, attraverso carta stampata, web e tv, sulle modalità corrette di voto con la doppia preferenza di genere.
“Esprimiamo viva preoccupazione per la confusione, imprecisione e strumentalizzazione che si sta creando sull’uso della doppia preferenza che verrà sperimentata per la prima volta nella imminente scadenza elettorale del 24 febbraio – scrive l’associazione – c’è il rischio concreto non solo di una sua vanificazione , ma anche dell’annullamento di una grande quantità di schede elettorali”. Tra i fraintendimenti più diffusi, quello per cui “vi siano quote riservate alle donne e che, addirittura, si possano esprimere preferenze disgiunte fra candidati di genere diverso e liste diverse”. In questo modo, “oltre a neutralizzare il valore di questa preziosa norma antidiscriminatoria, lasciando le donne sarde ancora ai margini della sfera politica e istituzionale, si può alterare il libero voto delle elettrici e degli elettori e, in ultima analisi, inficiarlo rendendolo nullo. Per questo occorre fare al più presto chiarezza”.
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