Sant’Antioco. La notte del 21 febbraio una motovedetta della Guardia di Finanza “V.2031, della Sezione Operativa Navale di Sant’Antioco, ha intercettato un barchino a circa 11 miglia circa dalla costa sud dell’Isola con 13 persone a bordo. Quando l’imbarcazione è giunta nel porto di Sant’Antioco è stato accertato che gli stranieri tutti di sesso maschile di nazionalità algerina erano privi di documenti. Dopo aver ricevuto la necessaria assistenza sanitaria sono stati accompagnati presso il Centro di Accoglienza di Monastir.
In questo contesto la Questura di Cagliari ed in particolare l’Ufficio di Polizia dell’Immigrazione per gli Stranieri, con il necessario concorso dei poliziotti del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, ha svolto le proprie attività nei confronti di 13 cittadini stranieri al fine di una compiuta identificazione per procedere successivamente, alla verifica della loro posizione sul territorio nazionale. Gli Agenti dell’Ufficio Immigrazione hanno svolto i consueti accertamenti attraverso la consultazione di diverse banche dati Interforze e dai riscontri dattiloscopici è emerso che uno di questi Zidane Sabri, 20 anni, di nazionalità algerina, era già entrato in Italia nel settembre del 2016 ma con un altro nome -Bousghair Mohamed Sabir nato in Algeria l’8.10.1997- e che era stato espulso dalle autorità italiane.
In quest’ultima circostanza, accertata la violazione dell’art. 13 comma 13 del D.Lgs. n 286/1998 e successive modifiche, gli investigatori della 2^ Sezione della Squadra Mobile hanno arrestato Zidane Sabri per aver fatto rientro nel territorio italiano prima dei 3 anni senza la speciale autorizzazione del Ministro dell’Interno.
Il processo con il rito della direttissima è previsto nella mattinata odierna.