Solo alcuni giorni fa, si era saputo che erano sparite delle provette di codice genetico dai frigoriferi del Parco Genos a Perdasdefogu, che custodisce ancora gran parte dei 230 mila campioni appartenenti a 14 mila ogliastrini, utili per lo studio di una popolazione tra le più longeve del mondo. La storia ha inizio nel mese di agosto quando l’unica dipendente rimasta al Parco ha scoperto che alcuni cassetti dei banchi frigo erano stati svuotati. Era subito stata aperta un’inchiesta e le indagini affidate al cap. Giuseppe Merola che guida la compagnia dei carabinieri di Jerzu. È di qualche ora fa la notizia che i geni dei sardi non sono stati rubati, le provette sarebbero nell’ospedale San Giovanni di Dio a Cagliari ed a trasferirle sarebbe stato il professor Mario Pirastu, creatore della società Shardna, fino a qualche mese fa proprietaria del Parco genetico. Sarebbe stato lo stesso professore a dare indicazioni agli inquirenti del luogo nel quale si tovano le provette.
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