Una trentasettenne francese ha fatto causa all’Università dove si è laureata, perché pur essendosi laureata con voti tra i più alti tra i suoi compagni di corso, non ha ancora trovato lavoro come avvocato.
La donna si è laureata nel 2008 e gli studi come si sa le sono costati cari, come è tipico di questi tempi, soldi che ha chiesto in prestito in banca come fanno molte famiglie.
Ma nonostante avere ottenuto quasi il massimo dei voti, dopo la laurea ha trovato solo qualche lavoro part-time per studi legali, dove però le sue mansioni erano limitate alla revisione di documenti. Poco non solo in termini di soddisfazione professionale, ma poco anche per ripagare il debito contratto per pagare la retta universitaria.
Per questo motivo,la donna ha deciso di fare causa all’Università , accusandoli di avere manipolato le statistiche di impiego dei laureati: in altre parole, l’Università avrebbe presentato dati in cui mostrava che i laureati trovavano lavoro più facilmente e guadagnavano più di quanto fosse in realtà, in modo da attirare iscrizioni (e conseguenti rette scolastiche).