In silenzio e nella discrezione più assoluta per la prima volta in Belgio un minorenne è morto per eutanasia. La dolce morte è avvenuta nelle Fiandre ma niente trapela sulla malattia e sul giovane.
È stata applicata la legge del 2014, che consente ai genitori di scegliere la ‘dolce morte’ per i propri figli, malati terminali, dopo averne fatto richiesta al medico curante, il quale deve sottoporre il caso e ricevere l’autorizzazione del ‘Dipartimento di controllo federale e valutazione dell’eutanasia’. La legge specifica che anche il minore deve esprimere una forma di consenso. Il Belgio è l’unico paese al mondo ad aver approvato nel 2014 una legge che consente l’eutanasia sui minori. Nei Paesi Bassi, questa pratica è possibile per i bambini dai dodici anni in Belgio per tutti i minori. L’eutanasia in Europa e legale in Olanda, Belgio e Lussemburgo mentre in altri Paesi eutanasia e suicidio assistito sono “parzialmente” accolti. In Svezia nell’aprile 2010 l’autorità nazionale dà il via libera all’eutanasia passiva (con interruzione omissione di trattamenti medici). L’eutanasia attiva è proibita. In Svizzera la legge consente l’aiuto al suicidio se prestato senza motivi egoistici. Una prestazione garantita anche ai cittadini stranieri. In Germania la Corte di giustizia tedesca si è espressa nel giugno 2010 a favore dell’eutanasia passiva. Pur non essendoci una legge specifica anche l’eutanasia attiva è ammessa se è chiara la volontà del paziente. Infine in Spagna sono ammessi eutanasia passiva e suicidio assistito, ma non l’eutanasia attiva.
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