Inizieranno a breve i lavori per la rete di distribuzione del metano nei paesi dell’Unione dei Comuni del Basso Campidano.
È quanto emerso durante l’incontro pubblico sul progetto di metanizzazione della Sardegna che si è svolto lo scorso martedì a Nuraminis, in presenza dei manager di Italgas, Gruppo concessionario in 10 dei 38 bacini dell’Isola.
I progetti avviati nell’ultimo anno e mezzo in Sardegna, comunica Italgas, hanno permesso la creazione di 150 chilometri di condotte di nuova generazione e circa 300 nuovi posti di lavoro, con una previsione di investimento superiore ai 400 milioni di euro.
I tempi, hanno assicurato i Responsabili presenti, saranno brevissimi. Si parla di un anno e mezzo, due al massimo, per la realizzazione di una rete ad alta tecnologia che, grazie all’utilizzo di fibra ottica e marker digitali, avrà un livello di efficienza superiore a quello della rete nazionale.
Sarà infatti possibile oltre che la lettura del flusso di gas anche quella relativa ai dati ambientali e il controllo della rete da remoto.
In attesa del completamento dei depositi costieri e di veder realizzato il metadonotto regionale, la dorsale che unirà la rete sarda da nord a sud, Italgas garantirà le forniture attraverso l’impiego di auto-cisterne.
L’allaccio alla rete sarà gratuito per tutte le richieste fatte entro il 31 dicembre 2019. La domanda, tuttavia, non sarà vincolante e le famiglie potranno sempre decidere se attivare o meno la fornitura.
Le richieste di allaccio pervenute nei comuni in cui sono già in corso i lavori sono oltre sei mila.
Dopo oltre dieci anni di attesa, quindi, sembra sia davvero arrivato il momento di una vera metanizzazione della Sardegna.
Irene Farris