ISA. Il Ministro Tria deciso di prorogare il pagamento Redditi 2019 (imposte relative al 2018) dal 1° al 22 luglio: la proroga è dovuta ai nuovi ISA e ad un aggiornamento eseguito sul software relativo al calcolo dell’Agenzia dell’Entrate.
Ora la palla è passata in mano al Premier Conte, che dovrà visionare quanto già approvato da Tria prima di essere pubblicato sul DPCM della Gazzetta Ufficiale.
Ci si sta muovendo in tempi strettissimi, anche in virtù del fatto che il Governo è stato praticamente obbligato a prorogare il versamento di Redditi 2019.
Uno dei principali motivi della proroga dei versamenti delle imposte è dovuto all’aggiornamento con cui dovrà fare i conti il software dell’Agenzia dell’Entrate in vista dell’introduzione degli ISA, ovvero nuovi sistemi che andranno a sostituire gli studi di settore già dall’anno d’imposta 2018.
La proroga riguarda soltanto i contribuenti, persone fisiche e persone giuridiche, titolari di partita IVA obbligati all’ISA. Bisogna aspettare però Il testo del DPCM perchè a quanto pubblicato dal Sole24Ore, il rinvio della scadenza riguarderà anche minimi e forfettari, seguendo lo schema già proposto negli scorsi anni.
Lo stesso Ministero, in una nota ufficiale, ha specificato che il nuovo calcolo degli ISA non ha carattere di ufficialità e dunque non potrà essere utilizzato per la dichiarazione dei redditi del 2019.
Il software dell’Agenzia delle Entrate è stato presentato lo scorso 6 giugno 2019 in versione beta. Questa tipologia di approccio consentirà all’imprenditore di poter accedere o meno ad un regime fiscale premiale calcolato in base all’affidabilità o meno del contribuente.
Giorgio Lecis